OBLIO
(c) Letizia Marabottini
Noi comuni mortali siamo sinceri in diversi casi:
- Siamo sinceri quando siamo sobri e seri, ma la sincerità esce colorata con la logica e tinta con la ragione, perciò non è nuda.
- Siamo sinceri quando siamo arrabbiati, ma la sincerità esce con una dose di rabbia, odio, rancore, invidia ecc, perciò non è nuda.
-Siamo sinceri quando amiamo, ma la sincerità esce speziata di sentimenti e emozioni, perciò non è nuda. E così via …
Soltanto in due casi la sincerità esce nuda:
- Quando siamo ubriachi, e questo è risaputo (in vino veritas).
- Quando scherziamo. Infatti, scherzando diciamo la verità nuda com’è, per finire a non prenderla sul serio perché, appunto, la si dice scherzando!
Per questo io considero questo testo, che scrissi tanto ma tanto tempo fa, uno dei miei migliori, perché, appunto, l’ho scritto scherzando …
Gassid Mohammed
(c) Loui Jover
LA MORTE DEL POETA
di Gassid Mohammed
Scalzi dalla fatica dei sentieri bolognesi
ebbri di birra e di brezza
sulle colline dove le luci confinano con le stelle
sotto i nostro occhi giace Bologna
un’oasi di bellezza e splendore
tu … tendi la tua faccia alla carezza della sera
tu … donna che non sa addossarsi i suoi anni
fanciulla che non può celare i suoi dolci vizi
nei tuoi occhi color jardín
giace il mistero di un destino ignoto
la morte del poeta – ripetevi e ridevi
con la dolcezza d’un sorso di birra
sulle tue labbra color corallo
alla penombra di San Michele in Bosco
dove pregano di dolore gli angeli malati
scalza sorridevi sorseggiando la “buona” birra dei frati
“maledetti” – dicevi e ridevi
…quanto ridevi …
viaggiatrice senza radici
fiore dell’aria
la tua dimora è il tempo
il tuo “miglior luogo”.
Ma verrà … verrà l’ombra nera
e ti troverà sorridente
come l’ispirazione di una poesia
si rivela su di te
ti coglierà come oleandro maggiolino
e si spegneranno tutti i jardínes
ma i tuoi occhi profondi .. Tanto profondi
in cui rincorro smarrito
uccelli di luce e farfalle gialle
mai l’ombra nera li prenderà da me
cocciuto come sono.
E mentre seduto alla scrivania
immerso nei libri
tu … oleandro di giorni lontani
come una faccia, senza deciderlo,
si affaccia nei nostri sogni
così ti affacci sui miei pensieri
fresca e profumata come un prato
sul quale è appena dissolta la neve.
E ogni volta abbandoni la mia stanza
lasci il profumo di un pensiero
scavare nelle pareti gracili del desiderio
– mai un sapore più forte d’un desiderio mancato
la morte del poeta pensavo
quante morti moriamo vivendo …
Non era mai morto prima
chi stabilì che la “Morte” è quella-
poi parti portando fram-me-n-ti di me
li semini nel tempio del tempo
e forse un giorno
fioriranno oleandri d’amore.