La Fiera del Libro del Cairo è iniziata ufficialmente il 23 gennaio e sta proseguendo, con fasi alterne: inaugurata dal Presidente Morsi il quale, durante l’incontro con gli editori, li ha appellati con il titolo di “i cavalieri della nostra era” (che mi ha lasciata un po’ perplessa, che avrà voluto dire?), caratterizzata da un inizio lento e con pochi visitatori, semi-chiusa il 25 gennaio per onorare il secondo anniversario della rivoluzione, nonostante in Egitto sia successo un po’ di tutto (come Paola Caridi ci racconta qui ), è rimasta aperta e lo sarà fino al 5 febbraio, inshallah.
Ahram Online sta offrendo una buona copertura dell’evento. Leggendo gli articoli sono rimasta colpita dalle parole di un editore palestinese, Samir El Gendy, che partecipa per la prima volta alla Fiera. Non è preoccupato per la situazione politica dell’Egitto e si è detto convinto che le vendite non diminuiranno anche se dovessero esserci altri scontri: Il popolo egiziano è differente – ha affermato – se ci saranno proteste di massa a piazza Tahrir, ci saranno ugualmente intellettuali e lettori alla Fiera. Noi abbiamo due occhi: uno che piange, l’altro che ride. Diciamo che la Fiera è l’occhio che sa ridere.
Noi intanto ci prendiamo una pausa dalla politica: usiamo anche noi il nostro occhio che sa sorridere e immergiamoci nella Fiera, grazie alle immagini qui di seguito, che mi ha mandato Carmine Cartolano, l’autore di Masriyyano di cui già sapete tutto perchè lo avevo intervistato qui qualche mese fa (e se non avete letto l’intervista, bè, è il momento giusto per farlo)! Per chi non è mai stato alla Fiera, credo sia una bella finestra di immagini, colori e instantanee…
Marhaban
All’interno di uno degli stand…
Possono mai mancare le bancarelle di libri usati? (photoshop mio)
All’interno degli stand/2
Businessmen in galabeyya
Avventrici dalla Cina
Famiglie in Fiera
Lo stand della famosa casa editrice egiziana Dar El Shorouk da fuori…
…e all’interno
La Fiera è anche un’occasione per incontrarsi e fare un picninc insieme (photoshop mio)
O per mangiare insieme in un caffè e sfogliare le pagine di un libro appena acquistato
Il momento della preghiera – all’esterno degli stand