…Amore, a te confido che posso percepire le tue languide forme nel movimento ritmico d’un verso, con occhio d’artista interessato, o con la concupiscenza d’un maschio…
…Amore, che ad alcuni instilli di voluttà spirituale il diletto che non accarezza il corpo, come l’arrendevole seta d’un labbro, il vellutato sogno di un ventre, o come il fremito d’un tenero seno, la scorrevole scultura d’una gamba, la linea curva di una schiena, e tanto senza renderli desiderosi; quando ad altri invece, di piacere fai subire il fascino carnale senza difesa; ecco amore, che di primavera in primavera sfiorisci il corpo, non rubarmi il Sole di questo piacere divino, io t’amo per me e tutti loro…
Concerto per pianoforte e orchestra in do minore di
Sergei Rachmaninov eseguito dalle sue mani nel 1900
AmoreCosa scrivere ancoraChe la mia manoNon abbia già scrittoChe già i miei occhiNon abbiano lettoE già il tuo uditoNon abbia ascoltato
Cosa scrivere ancoraChe tu non abbia Già letto e rilettoNon sono i tuoi occhiE’ una mano che piangeGià stanca di scrivereUna lacrima sull’altra
…amore il tuo corpo è un fioreche sa di buonoti nutri di petali e bevi rugiada…
…un giorno t’ho incontratae mi hai riempito la vitaun altro sei partitacon la vita in tasca…
…mi hai lasciato nella nottenella luce del buiograzie per averlo fatto in silenzioin punta di piedi…
…lascia pene e indumentiin camera da lettoe dimentica l’anima…
…letto disfattoancora bagnato d’amorein lenzuola scolpite di corpi…
…ho appeso il mio sogno d’amorecome un abito nuovola muffa del tempo lo ha sgualcito…