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Immigrati / Bologna (e la regione Emilia) docet

Creato il 14 aprile 2011 da Marianna06

In provincia di Bologna stanno per arrivare o sono già arrivati(mentre scriviamo) 120 persone provenienti dal Sud d'Italia in seguito all'immigrazione dall'Africa settentrionale, dovuta ai  drammatici rivolgimenti politici degli ultimi tempi o comunque all' impossibilità politica e sociale per alcuni soggetti di restare nel proprio Paese.

In particolare parlo di coloro che aspirano allo status di "rifugiato" politico.

Status che, se rimangono in Italia, difficilmente otterranno con le leggi, che abbiamo e il vento razzista, che soffia.

Tra qualche giorno, in Emilia, ne arriveranno molto probabilmente qualche altro migliaio. Ma è tutto sotto controllo - riferiscono i responsabili della gestione del progetto.

Infatti l'accoglienza di queste persone è stata impostata e continuerà ad essere gestita con intelligenza.

Il "tavolo" regionale ha stabilito che accanto, al vitto e all'alloggio, si utilizzerà un capitolo di spesa della Protezione civile regionale di circa un milione di euro per la durata di un mese al fine di trovare una soluzione, sia pure temporanea, ma dignitosa al problema.

Entro domani la Prefettura farà sapere quali sono le strutture abitative disponibili, provincia per provincia, comune per comune.

Il positivo di questa gestione è l'aver scelto per davvero una distribuzione "intelligente",utilizzando strutture presenti sopratutto nei piccoli comuni, senza intasare sconsideratamente le grandi città emiliane.

Input che era già stato dato dalla CARITAS nazionale, giorni addietro, per i progetti riguardanti l'intera nostra penisola, regione per regione.

Suggerimenti che altrove sono caduti nel vuoto.

Di questi primi 500 migranti , giunti in Emilia , pertato solo 120 saranno ospitati nel territorio di  Bologna, che significa  poi sopratutto comuni circostanti.

Altre 80 persone andranno a Modena, 60 a Reggio Emilia, 50 a Parma, 45 a Ferrara e a Ravenna. 

Invece a Forlì saranno in 40 e 35 a Rimini e a Piacenza.

Oltre alla Regione in questo "progetto accoglienza" sono coinvolti la Protezione civile regionale, come è già stato detto, la Caritas, le strutture sanitarie presenti su tutto il territorio e naturalmente il mondo del volontariato.

Ecco allora  quando, ad esempio, ci accorgiamo della preziosità del mondo del volontariato civile  di casa nostra ma, anche e sopratutto, di quel raro gioiello costituito dal vissuto esperienziale, fatto sul campo, che sono tutti i volontari rientrati dall'Africa delle diverse ONG italiane che , in frangenti come questi, possono,  non solo essere utili ma decisamente utilissimi.

L'augurio è che Bologna e l'Emilia, con la loro gestione "pensata" del problema, insegnino alle altre regioni italiane.

Essere "virtuosi"  e vedere come gestire le emergenze vuol dire saper usare la "testa"!

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Bologna1
 


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