Tutti sono solidali ma nessuno li vuole. L’emergenza è massima, migliaia di immigrati clandestini ha “invaso” Lampedusa, l’isola stava per scoppiare. I primi clandestini (perchè di questo si tratta, di clandestini, non di profughi) sono stati imbarcati con navi e aerei aventi diverse destinazioni italiane. Così Lampedusa comincia a respirare.
Ma adesso nascono altri problemi.
La Tunisia non li vuole. Sembrava in un primo momento che la Tunisia collaborasse, sia bloccando i flussi in uscita da quel Paese, sia per la disponibilità di accogliere i rimpatri. A questo punto l’emergenza poteva in parte rientrare, perchè, rimandando a casa 5000 persone e non ricevendone altre, si sarebbe tirato un sospiro di sollievo. Ma la Tunisia sembra che non voglia rispettare gli impegni.
La Francia non li vuole. Nel mese di marzo ha già espulso
600 tunisini, 500 respinti verso l’Italia, 100 direttamente rimpatriati in Tunisia. A Ventimiglia si sono ammassati più di 200 immigrati che non riescono a passare in Francia. Il comune sta allestendo un centro di emergenza per loro. Mica scemi i francesi. Gli esportatori di diritti umani e di libertà si stanno comportando in modo indegno. Non fanno passare nessun clandestino, chiudono la dogana e rimandano indietro tutti. E la Francia può fare questo, in virtù di un accordo del 1997 tra l’Italia (Governo Prodi) e il Governo francese, per il quale gli irregolari entrati clandestinamente possono essere ricondotti nell’altro Paese. Ma siamo seri, di fronte ad un’emergenza di tale portata gli accordi dovrebbero essere ridiscussi. Ma l’Europa che dice?
Le Regioni italiane non li vogliono. Il Presidente Napolitano ha chiesto solidarietà a tutta Italia. E’ stato studiato un piano che interessi tutte le Regioni italiane (unica eccezione l’Abruzzo). Ma già ci sono dei rifiuti e dei distinguo e non si trovano gli accordi. A Pisa il Sindaco Filippeschi si è opposto alla costruzione di una tendopoli a Coltano che avrebbe dovuto accogliere 500 immigrati. A Manduria (Taranto) regna il caos, con una tendopoli superaffollata e i tunisini che fuggono. La Regione Umbria ha già detto espressamente che accoglierà solo i profughi e non i clandestini (e ha ragione). Bossi dice: “Cautela per gli immigrati al Nord”.
Insomma, dove li mettiamo? Come gestire i flussi migratori clandestini? Dov’è finita tutta la solidarietà? Viene da pensare che siamo solidali fin quando il problema è degli altri. E l’impegno europeo?
La parole di buonismo e accoglienza sono tante, ma è chiaro che nessuno li vuole, tutti accampano ragioni di ogni tipo. La Tunisia non li riprende, si è liberata di un peso (si dice che 11mila tunisini siano evasi dalle carceri). La Francia, con la scusa degli accordi con l’Italia, ce li rimanda regolarmente indietro. Le nostre Regioni traccheggiano e vogliono garanzie.
Se li rimpatriamo ci accusano di razzismo o di chissà che cosa. Però mi chiedo perchè nessun Paese europeo li vuole e invece noi siamo costretti ad accoglierli. Dobbiamo pensare che il nostro governo sia debole?
Il problema è enorme e gli effetti di questa catastrofe umanitaria sono appena agli inizi della loro manifestazione.