"Buttare subito fuori chi delinque e non fare entrare chi non ha i requisiti. Ma soprattutto a casa chi non sa fare il proprio lavoro"
"Continuiamo ad arginare, da soli ed esposti a possibili conseguenze nefaste, situazioni esplosive che potenzialmente potrebbero sfociare in vere e proprie tragedie e che, comunque, discendono dalla commissione di reati gravissimi. Siamo quotidianamente impegnati in tutto questo per via dell'approssimazione, dell'incompetenza, del menefreghismo assoluto con cui si gestisce il problema dell'immigrazione clandestina e adesso cominciamo a non farcela più. E' assolutamente necessario adottare provvedimenti severissimi e interventi decisivi e determinanti per riportare le cose nell'alveo della gestibilità. E' indispensabile passare alle espulsioni immediate di chiunque commetta un reato, come del resto ha ormai deciso anche l'evolutissima Germania (e non sarà un caso né una mancanza di spirito di solidarietà visto che quel Paese da sempre ha ospitato impressionanti numeri di immigrati), e cominciare a filtrare seriamente gli ingressi nel Paese.
Ma, soprattutto, è ora di mandare a casa chi dimostra di non avere la minima competenza o il minimo interesse a svolgere il proprio lavoro in maniera da non lasciare l'Italia in balìa di eventi che la stanno travolgendo come un'onda di piena, abbandonando i cittadini e le Forze dell'Ordine come naufraghi in mezzo ad onde titaniche. La sicurezza dei cittadini deve essere riportata al primo posto dei doveri da assolvere per chi ci governa, non si può proseguire a lasciare la gente sola di fronte all'emergenza imposta da altri, né gli Operatori delle Forze dell'Ordine abbandonati alle contromisure che riescono di volta in volta ad approntare senza avere mezzi, numeri e strumenti adeguati".
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo l'ennesimo grave episodio legato all'immigrazione verificatosi nel Vibonese, dove immigrati hanno messo in atto una protesta sfociata ben presto in violenza, finendo per arrecare gravi danni all'hotel in cui erano ospitati dopo lo sbarco di alcuni giorni fa. Gli aspiranti profughi hanno sfogato la loro rabbia, montata per ottenere il pagamento delle somme di denaro che spettano ai clandestini, contro la hall e gli arredi dell'albergo e, una volta che i Carabinieri sono intervenuti in tenuta antisommossa, sono stati accolti a colpi di pietre lanciate dai clandestini. Alla fine 4 africani sono stati arrestati, mentre sono stati denunciati in stato di libertà in quanto minorenni. Dopo gli arresti le forze dell'ordine hanno scoperto, attraverso accertamenti radiografici, che alcuni dei migranti, che poi sono gli stessi che sono stati arrestati, avevano un'età superiore ai 18 anni e non erano dunque minorenni, come avevano tentato di fare credere nel momento del loro sbarco.
"Un reato dopo l'altro, un abuso dopo l'altro, un'indecenza dopo l'altra - insiste Maccari -, ovunque in Italia, tranne che ovviamente nei luoghi dove dimorano o 'villeggiano' nei propri uffici certi politici e certi amministratori, si manifestano gli effetti di una situazione fuori controllo, in cui si lascia che tutto avvenga nel menefreghismo più assoluto. Ma chi deve pagare per tutto ciò che accade? Al momento paghiamo solo noi che rischiamo di tutto nel tentativo di arginare e sedare situazioni ingestibili. Eppure le responsabilità sono ben altre: sono solo e unicamente di chi non ha la competenza, la forza, la voglia, il senso di responsabilità di fare il lavoro al servizio dei cittadini che invece gli spetterebbe".