I fratelli danesi Mikkel Kjaer e Ronnie Markussen, dello studio “Human Habitat” di Copenhagen, hanno creato Impact Farm, una serra fai da te per coltivare frutta e verdura bio negli spazi dismessi e inutilizzati della città.La prima Impact Farm è stata realizzata in una strada senza uscita del quartiere Nørrebro a Copenhagen e all’interno della struttura ecologica, sviluppata su due piani per occupare uno spazio di soli 430 mq, stanno già crescendo le prime coltivazioni di basilico, prezzemolo e coriandolo.
La mini fattoria verticale autosufficiente dal punto di vista energetico ed idrico è stata realizzata con materiali riciclati. Concetto chiave di questo progetto è infatti quello di riutilizzare vecchi container di spedizioni usati, scegliendo una soluzione smontabile per adattare l’installazione all’area su cui è costruita. Occorrono solo dieci giorni per montare e smontare le parti del kit grazie all’aiuto di un manuale in stile Ikea. Questo perché se dopo sei mesi l’area in cui sorge la costruzione deve essere utilizzata in qualche altro modo, si impacchetta il tutto e si trova un altro spazio urbano da poter occupare.
Impact Farm è completamente eco-friendly. La struttura raccoglie infatti energia solare o eolica e acqua piovana con un particolare occhio di riguardo nei confronti dell’ambiente, considerando che persino il materiale di imballaggio diviene componente della costruzione verticale. Il sistema è controllato a distanza ed alimentato direttamente dai tre moduli fotovoltaici che ricoprono il tetto e forniscono l’energia necessaria a luce e irrigazione.
L’esperimento della serra fai da te durerà per tutto il 2016: Alla fine dell’anno saranno raccolti i dati e le informazioni sullo sviluppo delle piante, sull’energia prodotta e sull’acqua piovana raccolta.
Il mercato a cui i due designer danesi mirano con il loro laboratorio “Human Habitat” è quello degli Stati Uniti, dove non scarseggino spazi urbani inutilizzati.
Per chi volesse acquistare un’Impact Farm, esse sono già ordinabili e le prime consegne sono previste per l’autunno.
(fonte: http://www.ambientequotidiano.it)