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Imparare a lasciar andare di Krishnananda

Da Colorefiore @AmoreeDintorni

Imparare a lasciar andare di Krishnananda
Quando arriva una minaccia o una delusione, noi reagiamo.La reazione è la nostra sopravvivenza, la nostra risposta istintiva allaminaccia.Abbiamo definito questa posizione reattiva "laposizione del fantino", perché la nostra energia è alta e diretta in avanti verso la meta dicambiare il mondo esterno.In antitesi,quando ci siamo accomodati con noi stessi, dandoci lo spazio per sentire,osservare e lasciar andare, chiamiamo questo "ritornare seduti sullasella".In questa posizione, siamo seduti in noi stessi, nella nostrasedia interiore e spegniamo coscientemente l'impulso istintivo a reagire.Sedersi sulla sella è un lasciar andare e andare dentro. Quando ci diamo quel tipo di spazio, la nostra intelligenza e il nostrointuito hanno tempo di operare. Diamo spazio alla parte interiore di noi che sarispondere allo stimolo in qualsiasi modo trovi appropriato.Nei momenti in cui mi sento incompreso o sospetto diessere manipolato o attaccato oppure quando mi sento abbandonato, èirresistibile lanciarmi in accuse e liti oppure ritirarmi nella mia familiarerassegnazione. Il mio bambino interiore sta dicendo "Vedi: ci risiamo.Nessuno mi capisce, sono completamente solo e se non mi proteggo qualcuno si approfitterà di me".È un'energia di offesa, di rabbia e di rassegnazione. Questo è un momento incui posso correre un rischio e provare qualcosa di nuovo. Il rischio è quellodi interrompere consapevolmente la reazione dal plesso solare e lasciare chel'energia vada nella pancia.Ciò significa lasciar andare il desiderio di cambiare l'esternoe andare dentro a sentire. Stando sulla sella, nella mia pancia, ho più spazioper riconoscere che la mia ferita di privazione e di abbandono è statastuzzicata e per stare con le mie sensazioni.Bisogna sempre essere in due per litigare. Se uno dei duesi ferma, si sposta nella pancia e accetta di essere vulnerabile, la litefinisce. Quando scegliamo di non reagire, noi invitiamo la vulnerabilità.Infatti la nostra reazione ci serve precisamente perevitare di sentirci impotenti e vulnerabili. Nelle relazioni, sia con amantiche con amici, noi vogliamo sempre che sia l'altro il primo a esserevulnerabile. Ci piace stare sicuri e protetti, aspettando che sial'altro a fare il primo passo. Ferisce il nostro orgoglio essere vulnerabiliper primi. Preferiremmo avere ragione e in più provare all'altra persona che sidovrebbe sentire dispiaciuta e guardare ai suoi angoli bui. Lasciar andarequesto bisogno di avere ragione e di mantenere il controllo spaventa nel profondo.
C'è un'altra comprensione che ci aiuta nel processo di spostamentodalla lotta alla vulnerabilità, dal controllo al lasciar andare e andare dentro.Quando la nostra ferita viene stimolata, noi possiamo tracciare una lista dieventi  Sotto la reazione c'è la nostraoffesa o la nostra paura. Lo stimolo attiva un'aspettativa e l'aspettativa stacoprendo una ferita di privazione antica. Invece di sentire o condividere l'offesa,reagiamo giudicando, incolpando o interrompendo il contatto.Ma quanto spesso ci prendiamo l'impegno di risalire alla feritae condividerla? Invece reagiamo e ciò causa solo altro dolore efraintendimento. Come ho detto precedentemente, le nostre aspettative e lenostre reazioni sono solo un risultato della nostra privazione.  Se riusciamo a identificare l'aspettativa e arisalire alla ferita di privazione che essa sta coprendo, siamo di nuovo in sella.Non dobbiamo sbarazzarci dell'aspettativa, abbiamo solo bisogno di portareconsapevolezza su quello che sta accadendo dentro di noi. Non importa qual è lacausa scatenante- che sia un amico, un amante oppure l'ambiente, la sequenzache viene messa in moto è la stessa. Ripercorrere la sequenza per risaliredallo stimolo all'aspettativa e poi alla ferita di privazione, è uno strumento diconsapevolezza che possiamo praticare e condividere.Lasciar andare ci porta alla nostra vulnerabilità. Quando abbandoniamo le strategie di sopravvivenza arrivala paura, perché tutte queste strategie derivano prima di tutto dalla paura edalla mancanza di fiducia. Lasciar andare non ha valore, perciò, se non abbracciamole paure del nostro bambino interiore ferito come parte della nostra ricerca dellaverità.Un autentico lasciar andare si verifica quando ci importatantissimo ma tuttavia abbandoniamo il tentativo di cambiare l'esterno. Quando non abbracciamo il nostro bambino spaventato, noici separiamo dalla nostra vulnerabilità che diviene rinnegata. Da questo spaziorinnegato, essa continua a esercitare un'influenza potente ma lo fa in modosubdolo.Abbracciare il nostro bambino spaventato è una parte crucialedel nostro lavoro su noi stessi che richiede molta attenzione, pazienza e fiducia.Molte situazioni, particolarmente nelle nostre relazioniintime, possono farci da specchio per vedere quanto è grande la divisione cheabbiamo creato dentro di noi, fra la parte che si arrangia con le paure e leevita e la parte che le porta su di sé.
Dobbiamo considerare la nostra vita e ogni aspetto di essa,anche le situazioni più banali, come una opportunità per giocare al limite dellanostra paura. Ogni situazione che affrontiamo e ci creiamo nella nostra vita, cidà una opportunità per giocare al limite della nostra paura. Quando noncogliamo queste sfide, le combattiamo. Diventiamo vittimisti, incolpiamo gli altrio gli eventi esterni perché ci portano disagi o delusioni.I condizionamenti non ci forniscono un grande sostegno perlasciar andare e fidarci. Essi ci illudono, facendoci credere alla speranza chequalcuno o qualcosa porterà via il nostro dolore e la nostra paura. Nonsostengono la strada interiore che può condurre a una autentica guarigione.Se vogliamo ritrovare noi stessi e ricostruire la nostrafiducia nella vita, non c'è altra alternativa che portare allo scoperto lenostre negazioni e illusioni, andare dentro di noi e affrontare paure e dolore.Questo è il percorso dell'introspezione. (Liberamente estratto da Krishnananda “A tu per tu con lapaura”)
Non credete a chi vi offre soluzioni facili emiracolose,  non esistono pillole eformule che vi permetteranno di svegliarvi completamente diversi odissolveranno come d’incanto i vostri problemi!
Per fare qualche passo, per conoscersi di più e per mettersi in sintonia con lapropria individuale “missione” sono necessari  una profonda motivazione ed un grande impegno.Esistono degli strumenti e delle persone che vi possono dare una mano, che vi possonoaffiancare, ma non possono fare “il lavoro” al posto vostro e non possonoscegliere per voi.La Tarologia e l’Astrologia Psicologica possono essere unvalido supporto per iniziare a risvegliare il coraggio dei sentimenti ed affrontarequelle paure che vi immobilizzano e vi costringono a girare continuamente su voistessi, incontrando sempre le stesse difficoltà e commettendo sempre gli stessierrori.Imparare a lasciar andare di KrishnanandaConsulenze di Tarocchi e di Astrologia Psicologica

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