Imparare a volare sulle ali del tempo
Da Rici86
Uno pensa che un'archeologa dovrebbe essere una sorta di esperta del tempo. Saperne valutare lo scorrere, conoscere i misteri della parte già passata e svanita, e perciò sapere usare al meglio quella parte a disposizione per il futuro. Ma il tempo é una cosa difficile da maneggiare, difficile da capire. Ti sfugge da sotto le dita prima ancora che tu abbia la possibilità di accorgertene. Pensi sempre di averne a disposizione a sufficienza. Pensi sempre che ci sia tempo. Rimandi, e ti dici, quasi per giustificarti: "C'é tempo". Finché di tempo non ne hai più. Avevo bisogno dell'Irlanda per imparare davvero cosa sia il tempo. Per imparare che cosa vuol dire farne uso. Farne buon uso. La mia percezione del tempo qui é diversa. Famoso é il tempo mitico e ancestrale di questa terra, il tempo mitico e ciclico che pare mescolarsi con il tempo quotidiano, reale, della vita di tutti i giorni. Anche se in Irlanda non lo vedi, non lo senti, lui esiste, é percepibile, é vivo e presente. Sia che tu sia immerso nella vita moderna di una città del XXI secolo come Cork o che tu osservi il lento e naturale scorrere di un piccolo villaggio costiero, l'oggi dell'Irlanda non smette di essere intriso del suo antico passato e della sua antica concezione del tempo.Pare spesso che gli irlandesi stessi non lo notino più, lo abbiano dimenticato, non se ne interessino, lo considerino estinto per sempre, sepolto dalla modernità della globalizzazione. Ma lui é lì. Vivo e presente, sorride a chi lo sa notare, a chi lo sa ascoltare, a chi lo sa leggere. E se lo sai riconoscere lui ti insegnerà che cos'é il tempo. Come si usa il tempo. Forse dovremmo tutti avere di fronte a noi un limite, una data, una scadenza. Renderci conto che le cose possono cambiare, finire, evolversi. Questo sto imparando in Irlanda. A gestire il mio tempo. A capire il mio tempo. A decidere che cosa voglio fare davvero, che cosa voglio vedere, dove voglio andare. Come voglio davvero usare il mio tempo. Perché ho visto che cos'è il tempo. Ne ho percepito la finitezza, lo scorrere inarrestabile. Non so se resterò, se tornerò. Non so dove andrò. Non so per quanto. So quello che ho fatto e quello che avrei voluto fare, e penso di aver fatto buon uso di questi giorni, di queste settimane, di questi mesi. E ora sono qui, con la mia data di scadenza in mano, a poter percepire fisicamente il tempo che ho ancora a disposizione. Ci sono cose che noto solo ora nei luoghi che ho visto, frequentato e vissuto per così tante settimane. I miei occhi si sono fatti più attenti. E voglio assaporare ogni particolare, ogni angolo, ogni suono, ogni sensazione. Fin dal primo giorno qui sapevo che il momento di andare sarebbe arrivato. Sapevo di avere di fronte a me un periodo sicuro da trascorrere qui, un periodo troppo breve ma anche molto lungo. Ed ora il punto di svolta sta arrivando. Ancora non so se resterò o se me ne andrò. Ma di una cosa sono certa. Qui in Irlanda ho imparato cos'é davvero il tempo. E non lo voglio più dimenticare.