- l'esternalizzazione, cioè l'idea secondo la quale la conoscenza ha sempre una base corporea ed emozionale;
- l'artefatto cognitivo, ossia i materiali concreti con cui la mente opera; che hanno due caratteristiche: sono mattoncini (building blocks) e sono spazi fisici di esternalizzazione del pensiero;
- l'affordance, cioè la relazione attiva che l'artefatto cognitivo ha con il soggetto che lo utilizza. Quest'ultimo concetto mette in luce due aspetti fondamentali che non vanno sottovalutati: la progettazione e il supporto (suggerimenti) che devono essere dati al soggetto.
L'attività di gioco con Geomag ben si presta alla teoria della "gene-plore" elaborata da Finke, Smith e Ward. Secondo questa teoria le idee inizialmente vengono generate molto liberamente e solo successivamente viene attivato un meccanismo di vaglio e scarto di quelle meno indicate.
Le condizioni che favoriscono la creatività quando si ha a che fare con costruzioni sono:
- proporre un numero limitato di elementi;
- sopprimere gli stimoli esterni;
- fornire suggerimenti strategici ed indicazioni figurative (immagina le figure, pensa che potresti fare questa figura più piccola o più grande, ...) o interpretative (prova a pensare cosa potrebbe essere questa cosa, a cosa potrebbe servire?, ...).
Oltre al semplice divertimento Geomag si presta, ad esempio, a spiegare: tecnica, geometria, fisica, chimica, ... e favorisce la creatività e un modello di lavoro collaborativo.
Le foto sono state scattate durante il laboratorio condotto da Peter Jepsen, esperto di Geomag