Ho molto rispetto di quello che sta accadendo nel M5S e tutti dovremmo imparare dai dissidenti: la dignità di un progetto viene prima dei destini personali. In questo il M5S doveva e può essere di “stimolo” a tutte le “vecchie” forze politiche, per insegnare di nuovo a tutti noi la differenza tra fare carriera politica e fare politica per il bene di tutti.
Quello che sta accadendo è nella natura del M5S come movimento: fatto di brave persone (eletti ed elettori) che ci credono davvero e fatto di burattinai pericolosi (e dei loro fanatici accoliti) che con il loro totalitarismo rischiano di uccidere un buon tentativo di partecipazione politica. Abbiamo tutti il dovere di prendere il buono di questo esperimento. Importarlo nei partiti.
Se i senatori restassero in Senato e continuassero a fare il loro dovere come la Costituzione consente avrebbero comunque la mia stima. Ripeto quello che dico da sempre: in politica la dissidenza è una ricchezza. E’ la vera chiave per trovare la sintesi.