Impariamo a salvare i nostri bambini

Creato il 02 novembre 2013 da Jeveux_magazine @jeveux_magazine

Piccole parti di un giocattolo, una nocciolina o pezzi di cibo: sono questi i principali corpi estranei ingoiati dai bambini, che possono provocare un’ostruzione parziale o completa delle vie aeree. L’incidenza maggiore di episodi di questo genere si ha tra i 6-8 mesi e i 2 anni di vita.  Uno dei pericoli che può correre un bambino è quello di ingerire accidentalmente un corpo estraneo che può impedirgli di respirare con conseguenze che possono essere anche molto gravi. Incidenti di questo genere capitano spesso mentre si mangia, specie quando il bambino non mastica ancora bene. C'è da dire però che i bimbi piccoli possono ingoiare accidentalmente gli oggetti più diversi. Si può sospettare che il bimbo ha ingerito un corpo estraneo oppure gli è andato il cibo di traverso quando non riesce a respirare bene o si porta le mani alla gola.  In questo caso è importante ricordare che se il bambino tossisce, è presente e respira comunque sufficientemente, è meglio evitare di intervenire con manovre anti-soffocamento o altro e recarsi al pronto soccorso più vicino. Quando si tratta di un bambino grandicello occorre esortarlo a tossire; la tosse può provocare l'uscita dell'oggetto liberando così le vie respiratorie.  Cercare di afferrare il corpo estraneo con le dita può essere pericoloso perchè invece di estrarre l'oggetto si corre il rischio di spingerlo ancora più in profondità nella gola. Questa e altre manovre per liberare la gola, perciò, potrebbero peggiorare l'ostruzione, o causare il vomito che a sua volta può ostruire completamente le vie respiratorie del piccolo soffocandolo. Per questo motivo quando il bambino riesce comunque a respirare a sufficienza è consigliabile andare in ospedale e lasciare al personale medico il compito di procedere con le necessarie manovre e intervenire in modo adeguato in caso di complicazioni.  Al contrario quando il bambino non respira oppure diventa cianotico è necessario intervenire in modo tempestivo. In questo caso la pelle del viso diventa di un rosso acceso e se la difficoltà a respirare persiste o si aggrava, il colorito tende a diventare bluastro.  Quando l'età è inferiore ad un anno, il bambino deve essere messo a pancia in giù sorretto da un braccio del soccorritore, a cavalcioni della sua coscia, a sua volta leggermente inclinata in modo che la testa del piccolo sia più bassa del tronco; con l'altra mano il soccorritore deve dare delle pacche sul dorso del bambino, in mezzo alle scapole; l'impatto non deve avvenire in modo perpendicolare, ma tangenzialmente, quasi a sospingere l'aria e il corpo estraneo bloccato nelle vie aeree verso l'alto.  Quando il bambino è più grande e non si riesce a tenerlo in questo modo è necessario colpire energicamente il dorso per cinque volte e procedere poi con la manovra di Heimlich. In questa manovra il soccorritore si dispone dietro il bambino cingendolo con le braccia in corrispondenza della parte alta dell'addome (cercando di non comprendere le costole), poi esercita con l'altra mano una pressione molto intensa verso di sè, in modo da provocare la brusca fuoriuscita di aria dalle vie respiratore e, sperabilmente, la loro disostruzione.La manovra deve essere ripetuta in rapida successione per cinque volte e se il corpo estraneo non dovesse spostarsi è necessario chiamare un'ambulanza continuando con i colpi sul dorso e la manovra alternandoli, anche se il bimbo dovesse perdere conoscenza. La manovra di Heimlich può essere un po' dolorosa ma è chiaro che diventa necessaria per permettere al bambino di respirare.  Se il piccolo perde conoscenza bisogna distenderlo esercitando ripetute pressioni sulla parte alta dell'addome. Se il corpo estraneo è sceso ancora più in basso è possibile che almeno uno dei polmoni sia libero e il piccolo riprenda a respirare. In casi estremi è necessario procedere con la respirazione artificiale.

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