Il M5S, pochi giorni fa, ha avviato la procedura d’impeachment, ovvero la messa in stato d’accusa, in questo specifico caso, del Presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano, in pratica, verrà giudicato sotto il profilo istituzionale e, nel caso dovessero emergere effettivi e tangibili elementi che sottolineeranno una gestione inopportuna e incostituzionale del suo mandato, solo allora, verrà fatto decadere.
Le possibilità che la richiesta del M5S venga solamente proposta in Parlamento sono davvero bassissime. E’ assolutamente impossibile che questa richiesta si concretizzi effettivamente anche, e soprattutto, perché l’iter della procedura d’impeachment è davvero molto lungo e tortuoso: quando viene depositata la richiesta formale, un comitato di deputati e senatori scelti tra i componenti delle rispettive giunte di Camera e Senato competenti per le autorizzazioni a procedere si riunisce; dopodiché, solo nel caso il comitato rileverà reati di alto tradimento o attentato alla Costituzione da parte dell’imputato (Napolitano) la questione verrà sottoposta al Parlamento in seduta comune. Qualora prevalga questa seconda ipotesi, per dare corso all’iter serve la maggioranza assoluta dei componenti del Parlamento (i 630 Deputati più i 315 Senatori, cui vanno aggiunti i Senatori a vita). Questa è solamente la fase iniziale dell’intera procedura poiché, solo nel caso la richiesta supererà tutto questo marasma istituzionale, la decisione finale spetterà alla Corte Costituzionale.
Non credo proprio che i 5 stelle confidino nel fatto che questa richiesta possa prendere il volo (ha le ali tagliate in partenza), anzi tutt’altro. A mio parere la scelta dei 5 stelle, oltre ad essere puro propagandismo, è una scelta dettata dalla rabbia. Dall’incazzatura di non essere stati per nulla ascoltati. Di essere stati per lungo tempo messi da parte dal Presidente della Repubblica. Dal fatto che non si sentano rappresentati, oltre che come forza politica, come italiani.
Non so se sia più grave per la nostra democrazia che il suo più alto rappresentante venga messo sotto accusa o che quest’ultimo non sia ben voluto dagli italiani. Fatto sta che tutto è causato da un’azione. Tutto è il risultato di ciò che si è fatto. Perché il nostro Presidente è stato messo sotto accusa? Perché non è ben voluto dagli italiani? Ci sarà un motivo?
Fonte: La Repubblica