“Imperativo energetico. di Hermann Scheer (Edizioni Ambiente)” di Vander Tumiatti
Hermann Scheer (1944-2010), sociologo ed economista tedesco, membro del Bundestag, ha ricoperto il ruolo di Presidente di Eurosolar (Associazione europea per le energie rinnovabili), Direttore Generale del World Council for Renewable Energy, è stato il principale ispiratore della nascita dell’International Renewable Energy Agency ed è considerato il padre della legislazione tedesca sulle energie rinnovabili, a cui hanno in seguito fatto riferimento numerose altre nazioni.
Hermann Scheer è stata una delle poche menti veramente illuminate per tutto ciò che concerne le energie rinnovabili. Non solo era un esperto, ma anche un grande teorico. Naturalmente una persona dotata di una solida formazione come la sua in fatto di ambiente, soprattutto fornita di grande sensibilità, non poteva assumere su di sé l’imperativo categorico del Rinnovare senza una riflessione circa altre categorie fondamentali alla base del Rinnovare stesso, come il “Non sprecare”, l’Ottimizzare, il Massimizzare. Termini che se è vero che sentiamo sovente utilizzare dai manager e dagli allenatori sportivi, difficilmente avevano trovato accesso ad ambiti delicatissimi, come quelli dell’ambiente e dell’energia.
Due parole che ai nostri giorni significano che occorre essere seri e dire cose serie quando se ne parla, perché in ballo c’è il destino di tanti, forse di tutti! Il cambiamento, aveva sostenuto in più di qualche pubblica occasione Scheer, deve trovare una solida base nei nostri comportamenti quotidiani. Dunque occorre del metodo, e una metodologia altro non è che una serie di azioni virtuose strutturate per una finalità ben precisa che, se ripetute, portano verso risultati assolutamente positivi. “Eroe verde” com’è stato definito da alcuni, Hermann Sheer ha avuto un merito particolare, quello di procedere con determinazione nella realizzazione dei propri progetti finché essi non assumevano una dimensione tangibile. Uno di questi, il “Conto energia”, ha avuto un ruolo particolarmente importante nella diffusione delle energie rinnovabili nel suo Paese e nel mondo.
Tra i suoi scritti uno dei più largamente citati è “Il solare e l’economia globale” nel quale l’autore mette in guardia dalle discriminazioni sociali che potrebbero originare dal prosciugarsi delle fonti energetiche mondiali, tra classi dominanti con facile accesso all’energia e il resto dell’umanità condannata alla marginalità. Un processo che, secondo Sheer rischia di riproporre il tema della superiorità di alcune razze o nazioni sulle altre, fino ad una tragica riedizione del nazismo. Come si vede, i motivi d’interesse verso questo protagonista della scena verde mondiale non mancano. Recentemente mi è capitato di leggere un suo splendido libro, pubblicato pochi giorni prima della sua morte, edito dalle sempre più brave Edizioni Ambiente, dal titolo “Imperativo energetico. 100% rinnovabile ora! Come realizzare la completa riconversione del nostro sistema energetico”, con prefazione di Gianni Silvestrini.
In questo libro Hermann Scheer non si fa scrupoli nel dire la sua in maniera brusca, persino brutale. In estrema sintesi egli dice che bisogna rifondare la definizione stessa di energia e individuare, senza ulteriori perdite di tempo, percorsi alternativi in grado di trasformare l’attuale sistema di produzione in energia con fonti rinnovabili. Non c’è “domani”, né alcuno spazio per i “se” e per i “ma”, l’azione deve essere immediata. L’autore non si ferma a questa considerazione, ma scandaglia con grande profondità ed acume critico le ricadute politiche, sociali ed economiche del passaggio alle energie rinnovabili. Un’analisi critica che non tralascia di colpire anche molte organizzazioni ambientaliste le quali, secondo Scheer, sovente ostacolano il cambiamento.
In quest’opera vengono date anche ipotetiche soluzioni e tutta una serie di progetti, che a suo dire potrebbero, nel giro di pochissimo tempo, fornire a tutto il mondo energia inesauribile e favorire l’affermazione di un’economia eco/compatibile. Nel libro di Hermann Scheer si configura insomma il desiderio di dare urgentemente una risposta ai cambiamenti climatici, riducendo gli impatti ambientali e sociali legati alla produzione dei combustibili fossili e al nucleare. Un cambiamento che deve partire dal basso con un solo monito: Se non ora, quando?
Di Vander Tumiatti
Fondatore di Sea Marconi Technologies
(articolo apparso sul quotidiano “Il Paese Nuovo”)