Si tratta di una patologia fortemente contagiosa che si manifesta con bolle e successive croste sulle parti scoperte del corpo: mani, viso, collo, ma in estate non risparmia braccia e gambe. È infatti l’estate la stagione in cui si riscontrano più casi di impetigine, perché la pelle più scoperta è maggiormente esposta alle infezioni.
A parte questo, le cause di impetigine sono: scarsa igiene, presenza di dermatite atopica o altre patologie dermatologiche, punture d’insetti, micosi.
Sintomi dell’impetigine. I bambini sono molto soggetti a contrarre malattie e infezioni, quindi bisogna osservare con attenzione la loro pelle, e se si notano rossori, vescicole e bollicine, potrebbe trattarsi di impetigine. Un altro segnale da non sottovalutare è la formazione di liquido giallino e croste in seguito allo scoppio delle bolle.
Cura all’impetigine. La prima cosa da fare in presenza di bolle sospette è rivolgersi a un medico, che di solito prescrive una terapia antibiotica; oltre a questo, è importante:
- Far capire al bambino che non deve grattarsi, altrimenti l’impetigine si diffonde anche su altre zone del corpo non ancora colpite dall’infezione;
- Tagliare le unghie in modo che non sia possibile né grattarsi né procurarsi dei graffi che alimenterebbero l’infezione;
- Lavare tutta la biancheria che è stata a contatto diretto con la pelle interessata dall’impetigine.
Generalmente, l’impetigine passa dopo 48 ore dall’assunzione dell’antibiotico, se così non dovesse essere è necessario tornare dal medico. Per evitare di contrarre l’infezione, bisogna fare attenzione all’igiene, e in spiaggia non si deve mai dimenticare la protezione solare, perché i raggi del sole potrebbero peggiorare uno stato già alterato della pelle.