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Impossibili Dialoghi “del Diversamente Intelligente” con Acuto sulla La liberta’ di Stampa e La “RETE”

Creato il 09 marzo 2014 da Ignorante

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Auguri anche a Kikka

Auguri anche a Kikka

La Celebrazione dell’ 8 marzo di quest’anno è stata bagnata ancora una volta dal sangue di donne, auguro a tutte le donne di sconfiggere il femminicidio innanzitutto abbattendo pregiudizi e dettami di un orribile passato oramai obsoleto ,del resto nella cultura attuale italiana sembra che stia esplodendo una voglia ad un ritorno alle cose orribili del passato vedi guerra fredda addirittura che sta coinvolgendo zone già storiche di crisi diplomatiche tipo la Crimea ,non solo, questo e’ una convinzione personale , anche un desiderio di censura ovvero la possibilità concessa anche autarchicamente ad un ente di reprimere la libertà di pensiero introducendo addirittura il cosiddetto reato di opinione

5 marzo 2014 alle 17:51 un certo Acuto con uno strano indirizzo E-mail che seppur la voglia e’ tanta di pubblicarla non mi e’possibile per rispetto della privacy commenta il mio articolo IL MIO DOSSIER SU FATIMA: NON FU MIRACOLO :

Pagliacciate, tutte enormi pagliacciate!

Mi auguro che quanto prima la “rete” venga assoggettata a ferree leggi (e pesanti condanne) per tutti i cretini e i delinquenti in malafede, che oggi propalano impunemente ogni genere di idiozia, basandosi solo su un incontrollato, quanto meschino, passaparola del nulla assoluto, tra individui “diversamente intelligenti”.

Ovviamente ogni giudizio per quanto critico e offensivo ha un suo valore e non mi offende sebbene sarebbe logico motivare questo giudizio ovvero perché considerare l’articolo in questione come una pagliacciata anzi un insieme di enormi pagliacciate?

La vita mi ha insegnato che da ogni persona, animale, vegetale ed oggetto si può trarre un utile insegnamento , anche questa e-mail ricca di offese mi ha insegnato tantissimo anzi è un motivo per approfondire conoscenze mie su leggi e libertà; riguardo l’articolo lascio a voi un giudizio, se è meritevole di censura o causa di condanna così come auspica acuto/Ottuso

La liberta’ di stampa e’ regolata dall’Art. 21 che cita

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

 

La Corte di Cassazione italiana ha recentemente stabilito una serie di requisiti affinché una manifestazione del pensiero possa essere considerata rientrante nel diritto di critica e di cronaca: veridicità (non è possibile accusare una persona sulla base di notizie false), continenza e interesse pubblico. Se si tratta di fatti personali, anche se veri e continenti, non dovrebbero essere pubblicati. Al riguardo operano i limiti previsti dai reati di diffamazione e ingiuria. In generale costituiscono un evidente limite al diritto di cronaca anche l’onorabilità e la dignità della persona. Tutto ciò è diventato sempre più vero dopo la legge sulla privacy del 1996. Chi è coinvolto in procedimenti giudiziari non potrebbe essere fotografato in un momento in cui è sottoposto a carcerazione. Allo stesso modo il nome e le immagini di minori sono oscurati dal 1996

Copia e incolla da Wikipedia

Caro Acuto o ottuso se lei reputa che i contenuti dell’articolo  sono contrari a cio’ che stabilisce la legge perche’ non si rivolge alle autorita’ preposte iniziando dalla Polizia Postale ? magari perche’ non mi cita in giudizio per danni morali, la cosa strana e’ che desidererebbe che io fossi condannato anche pesantemente senza considerare il reato di Diffamazione (cretini , i delinquenti in malafede e diversamente intelligenti che lei mi ha gentilmente elargito )

Previsto e punito dall’articolo 595 del codice penale   Il reato di diffamazione anche su internet si configura quando una persona offende la dignità e la reputazione altrui in presenza di più persone. L’articolo di cui sopra prevede che tale reato possa ritenersi compiuto anche mediante mezzi di informazione di massa, tra i quali appunto internet, in quanto idonei alla diffusione di una notizia e a raggiungere una pluralità indeterminata di soggetti. L´articolo 595 del codice penale sulla diffamazione infligge una pena della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a 516 euro.

Cioe’ noto una sua ignoranza relativa alla legge in generale, oppure auspica l’applicazione di lex ad personam o legge ad personam, una forma di impunita’ che varia a secondo della persona. Io che sono stupido o pagliaccio merito la palla al piede nelle patrie galere, lei persona intelligente merita magari di stabilire i confini del male e bene……non le basta una regolamentazione della rete ma un assoggettamento della stesse a regole ferree fatte da chi? Boh, la cosa angosciante e significativa e che fa questa enunciazione di legge, in forma quasi anonima lasciando un segno  alla Zorro.

Va oltre…. auspica una forma di reato di opinione in gran voga in paesi dove la dittatura o finta democrazia regna.

Non percepisce il pericolo di una censura della la liberta’ di stampa e opinione  ? stabilita e difesa da un meraviglioso art. della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948:

Art. 19: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Noti la bellezza e la liberta’ che si respira da questo articolo. si riempi di questa aria piuttosto che di censura , contribuisca anche lei al mantenimento della liberta’ di opinione. Secondo molte organizzazioni preposte al controllo della liberta’ di stampa , l’italia e assai indietro ed e considerata da taluni come paese semi-libero…. Gia’ proprio cosi’ ci rimane solo la rete per avere una maggiore e diversificata informazione, il tutto in tempo reale ,l’anarchia della rete impedisce proprio il suo ingabbiamento, proprio perche’ e’ impossibile controllare acquistandoli, tutti i siti, e’ piu’ facile che le notizie fuggano evitando la censura applicabile invece negli altri Mass-Media oramai accentrati in poche mani. Certo la liberta’ puo’ essere anche un paravento per delinquenti , per pagliacci che possono avere la possibilita’ di condividere un loro stupido pensiero , ma non e’ detto che siano questi negativi per la conoscenza in generale, perche’ l’esperienza si basa anche su errori sa? Sono anche le stupidaggine che contribuiscono ha formare la nostra esperienza nel discernere cio’ che reputiamo dannoso o utile…. Premesso che forse non tutti hanno questa capacita’ in quanto presuntuosi e intolleranti.

Lei parla di rete ma dubito che sappia cosa sia ,infatti chi la conosce sa del pericolo che questa possa essere assoggettata…..

Semplice semplice….. tiene presente le formiche, non hanno singolarmente grosse capacita’ intellettuali, ma considerati come gruppo o societa’ raggiungono mete vicine all’uomo in questo caso parliamo di cervello collettivo nella quale l’esperienza di singola formica si connette con le altre e diventa patrimonio comune nel quale tutte possono attingere accrescendo quindi le loro conoscenze , Il nostro cervello in pratica e’ un grosso formicaio composto da miliardi di neuroni che si connettono tra di loro a costituire vere e proprio reti nelle quali si trasmettono informazioni attraverso impulsi elettrici detti sinapsi. Sono queste connessioni che permettono il pensiero elaborando informazioni che diventano esperienze che possono essere appunto necessarie o inutili ,vengono comunque tutte immagazzinate e rispolverate nel caso vi e’ un errore di valutazione , si puo’ dire che non si butta niente perche’ tutto e’ esperienza quindi tutto serve per far crescere le reti d’ informazioni , proviamo invece ad introdurre un elemento inibitore di pensiero che impedisca autarchicamente coattivamente ed esternamente al cervello la formulazione di pensieri considerati nocivi e’ logico che tale cervello possa andare in tilt con gravi conseguenze perche’ impedirebbe l’accrescere delle reti assisteremo a gravi disturbi della personalita’ .minimo minimo scarsa interazione con l’ambiente esterno e mancanza di conoscenze, con lo svilupparsi di intolleranza e giustizia a senso unico per esempio…

Adesso consideriamo che La rete Internet e’ simile al funzionamento del cervello con la differenza che i neuroni sono gli utenti interconnessi che singolarmente portano la loro esperienza ad un cervello piu’ grande, quello collettivo nella massima loro liberta’ di espressione, al fine di accrescere le singole  conoscenze che possono contare su una biblioteca di miliardi e miliardi di singole informazioni , quanto piu’si aggiungono utenti e le loro esperienza quanto piu’ aumenta il cervello collettivo e’ la stessa rete ad accantonare informazioni considerate non necessarie . L’assoggettamento della stessa a freni inibitori comporterebbe la crisi e il crollo di questa rete incapace di pensare autonomamente  un fattore necessaria per l’esperienza e’ accrescimento del cervello collettivo.

Penso che sia chiaro cosa rischi la Rete con la censura e assoggettamento che considero l’arma piu’ efficace per rendere schiavo un popolo.

Per curiosita’ , mi permetta una considerazione sul suo Nulla Assoluto: come si puo’ considerare un pensiero il Nulla assoluto ? se io penso se io dubito esisto e’ quindi non sono il nulla anzi il nulla assoluto non esiste e’ un dogma di una concezione religiosa oramai superata è un altro modo sbagliato di rappresentare Dio.

citando tale termine credeva di fare tendenza., invece no caro mio sono cose vecchie

Prima di salutarci alcune avvertenze o delucidazioni

Piu’ che una risposta ad Acuto ma forse Ottuso rappresenta  un monologo o un elogio ad uno dei beni meravigliosi che portano alla felicita: La liberta’ di espressione di opinione che oggi sono difesi dalla Rete forse ultimo baluardo di vera liberta’

La risposta che e’ visibile nei commenti recenti  nella pagina dell’articolo IL MIO DOSSIER SU FATIMA: NON FU MIRACOLO , e’ piuttosto dura ma forse meritata, poi con la calma l’ho sfruttata per ottenere maggiori conoscenze pertanto caro Ottuso ti ringrazio…. Anche se ora in avanti saro’ ancora piu’ cattivo con i miei post: Iniziero’ con la LUNA !!!!!!

Sosterro’ tutti i blog e siti che si oppongono a censure del web attraverso anche l’esposizione di banner

Caro Acuto il suo commento  ha vinto una sua pubblicazione sulla mia pagina Giudizi Negativi

Il Demente d’autore

 

segui l'articolo originale Impossibili Dialoghi “del Diversamente Intelligente” con Acuto sulla La liberta’ di Stampa e La “RETE” SU www.emilioacunzo.it.


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