I numeri sono numeri e non opinioni, nel 2014 gli italiani pagheranno 44 miliardi di euro per imposte patrimoniali, esattamente cinque volte quanto pagavano nel 1990.
A “certificarlo”, ancora una volta, è uno studio della prestigiosa Cgia di Mestre, guidata sempre con grande rigore e professionalità da Giuseppe Bortolussi, che, per queste sue qualità, non ha avuto successo in politica.
La Cgia di Mestre non fa nulla di eclatante, prende i dati forniti dall’Istat, compie elaborazioni e raffronti, quindi presenta i risultati ottenuti in maniera chiara e trasparente in modo tale che siano comprensibili non solo agli addetti ai lavori, ma anche ai comuni cittadini.
Cosa siano le imposte patrimoniali è presto detto, sono quelle imposizioni fiscali che gravano sulla ricchezza posseduta dalle persone, ovviamente il termine ricchezza viene inteso in senso lato e comprende quindi beni immobili, mobili ed investimenti finanziari.
In pratica stiamo parlando di uno stuolo di imposte che non solo vanno a colpire la ricchezza detenuta dalle persone, ma anche i suoi trasferimenti. Sapete quante sono? Cerchiamo di fare un elenco, anche se ovviamente non esaustivo:
Imu
Bollo auto
Imposta sulla transazioni finanziarie
Imposta sulle successioni e donazioni
Imposta straordinaria sugli immobili
Imposta straordinaria sui depositi
Canone telecomunicazioni e Rai
Imposta di registro e sostitutiva
Imposte catastali
Imposte di bollo
Imposta ipotecaria
Imposta sul patrimonio netto delle imprese
E chissà quante ne abbiamo dimenticate.
Ebbene queste imposte quest’anno costeranno agli italiani la bellezza di 44 miliardi di euro, l’anno scorso ne abbiamo pagati 41,5 miliardi. Ed allora, mi chiederete, perché altri 2,5 miliardi in più?
Ma per la TASI, naturalmente, alla faccia delle riduzioni fiscali alle quali, tranne qualche talebano di Renzi, non crede nessuno.
Ma la cosa più bella è che c’è qualcuno, come la Camusso o Vendola, che chiedono a gran voce che venga istituita una tassa patrimoniale perché in Italia non esiste?!?!?
No, non è la più bella, la più bella è la risposta di Renzi: “Non metteremo nessuna patrimoniale”.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro