Sono a casa da qualche giorno. La schiena di solito mi fa dei brutti scherzetti, ma questa volta è stata un pò troppo cattiva.
Sento suonare il campanello. Mi affaccio ma non vedo nessuno. Poi un ragazzo con un cellulare. “Mi aiuti, mio padre sta male”.
Nonostante il dolore riesco a scendere in strada. Quel ragazzo mi accompagna nella casa accanto alla mia. Arrivo sulla porta e vengo investito da un forte odore di vernice. Eppure le finestre sono tutte aperte. Entriamo in quella che dovrebbe essere la sala. Ci sono mobili e scatoloni, divano e poltrone sparse. Stanno lavorando per venire ad abitarla. L’odore si fa sempre più forte. Il ragazzo mi dice che il padre è giù in taverna. Sento un respiro forte, meglio dire un rantolo. Scendo le scale, ma la gola inizia a bruciare. E’ solvente. Ci sono taniche sparse ovunque, usate forse per pulire il pavimento in cotto. Vedo il padre, e ascolto quel rantolo angosciante. Lo afferro per girarlo. La gola, lo stomaco, gli occhi iniziano a prendermi fuoco. Eppure saranno passati 30/40 secondi. Scappiamo via, di sopra, in una affannosa ricerca di aria pulita.
Il padre è un uomo di robusta corporatura. Sia io che il figlio sappiamo che non possiamo da soli portarlo fuori in salvo. Vorresti in quel momento non sentire il tuo dolore, vorresti avere il doppio delle forze. Un ampio respiro e di nuovo giù, in completa apnea. Un altro tentativo. Ma mi scontro con l’evidente impossibilità di poter aiutare quella persona. Avverto una profonda angoscia.
Torno di nuovo su al piano terra. Libero completamente il passaggio. Ho le lacrime agli occhi, per il bruciore e per quella sensazione di impotenza. Arriva il 118 poi i Vigili del Fuoco. Il bruciore in gola si fa ancora sentire mentre parlo con il comandante. Appare evidente che quell’uomo ha sottovalutato le condizioni ambientali e la forza tossica di tutto quel solvente. Come minimo era da più di un’ora e mezza che era privo di conoscenza. Se la moglie non avesse avvertito il figlio che non riusciva a raggiungere telefonicamente il padre….
Storia brutta, anche perchè ci saranno sicuramente delle responsabilità.
Il giorno dopo ho paura a leggere le locandine dei giornali, ma non riportano la notizia, per fortuna.
Nella serata una telefonata del ragazzo. Ringrazia. Il padre è vivo per miracolo.
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