Essere un pezzo grosso della moneta virtuale più famosa al mondo finirà prima o poi a farti gravitare intorno a qualcosa di illecito, Charlie Shrem, CEO della defunta BitInstant lo ha provato decisamente sulla propria pelle.
Noto per essere membro della Bitcoin Foundation, Shrem dovrà scontare due anni di carcere in seguito ad un processo che lo ha visto coinvolto all’interno dello scandalo Silk Road. L’imprenditore era stato coinvolto nel giro illecito di denaro proveniente dal famoso sito del deep web, tramite la sua associazione di scambio Charlie Shrem avrebbe trasferito più di un milione di dollari riciclando così l’anonimo Bitcoin. Come saprete, Silk Road era noto per la sua compravendita di droga, armi e materiale illecito, la collaborazione e il suddetto riciclaggio di Bitcoin ha garantito al CEO di BitInstant una condanna che poteva arrivare fino ai 6 anni di reclusione. Come anche confermato dal giudice, la pena spera anche di dissuadere altri commercianti del noto denaro virtuale nell’entrare a far parte delle reti criminosi di entità simili a Silk Road.
Fonte – Engadget
L'articolo Imprenditore del mondo Bitcoin condannato a due anni di reclusione può essere letto su Beiphone.