Ha ragione da vendere chi ha i soldi e torto marcio chi non ce l’ha.
Se uno ha capitali e ha una fabbrica è giusto imporre a questi pezzenti degli operai la riduzione dei diritti.
I soldi sono tutto se uno non ce l’ha e allora occorre imporre quasi tutto.
Poi diciamola tutta. La politica non è più in grado di imporre diritti e dovere e, soprattutto, di imporre a chi ha i soldi ottenuti da sempre dalla colletta dei vari governi di ricattare gli italiani e investire all’estero.
Poi i sindacati che da sempre non permettono a fronte dei sacrifici degli operai la partecipazione agli utili delle aziende, ma che vogliono?
Ma un’idea la vogliamo dare agli imprenditori: perché non ripristinate la ius primae noctis (Droit du seigneur, per dirla alla francese) per avere il lavoro?
Ora tutto è possibile e gli operai hanno accettato l’idea che per avere il lavoro tutto è permesso. È una’idea che nel medio evo era diffusa e faceva sentire i nobili veramente tali e i sudditi come sudditi. Serve anche a marcare le differenze.
L’unica preoccupazione è come gestire le fila degli interessati per avere il lavoro.