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Impresa Anemone Evasione fiscale per 166 milioni Cinque amministratori denunciati

Creato il 27 marzo 2013 da Yellowflate @yellowflate

guardia di finanzaVerifica fiscale all’Impresa Anemone costruzioni s.r.l. Denunciati cinque amministratori per reati fiscali.

 La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma ha contestato un’evasione fiscale per 166 milioni. A quanto si apprende la verifica è nata dalle indagini relative agli appalti di lavori pubblici sui cosiddetti ”Grandi eventi”, tra cui il G8 del 2009 che doveva tenersi alla Maddalena e fu poi spostato all’Aquila dopo il terremoto.

Come si legge su Adnkronos/Ign , attraverso la documentazione contabile ed extracontabile e con oltre 100 controlli incrociati nei confronti dei fornitori e di altre società riconducibili al gruppo Anemone, le Fiamme Gialle hanno scoperto ”una vera e propria contabilità parallela ‘criptata’ attraverso codici numerici utilizzati per individuare i luoghi di esecuzione dei lavori ed i relativi committenti”.

 ”Una volta decodificata la chiave, sono state individuate anche fatture false per oltre 38 milioni. Coinvolte le società anemone costruzioni s.r.l., maddalena s.c.a.r.l., arsenale s.c.a.r.l., cogecal s.r.l. e tecno-cos s.r.l”.

L’attività di polizia tributaria nei confronti dell’Impresa Anemone costruzioni s.r.l., ha consentito di recuperare a tassazione ”una base imponibile di circa 140 milioni di euro ai fini delle imposte dirette ed un’Iva di 26 milioni”. ”L’impresa verificata, in particolare, si è aggiudicata nel tempo alcuni importanti appalti pubblici, che le hanno consentito, negli anni oggetto di controllo fiscale, dal 2005 al 2009, di incrementare significativamente – si legge in una nota – il proprio volume d’affari, sino a raggiungere i 57 milioni di euro”.

 

L’attività di verifica eseguita dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma ha tratto spunto dalle indagini di polizia giudiziaria delegate dalla locale Procura della Repubblica sui cosiddetti Grandi Eventi, nel cui ambito furono, a suo tempo, eseguiti sequestri per circa 32 milioni di euro.

 

”Quanto ai lavori pubblici relativi al settore dei grandi eventi, è stato appurato che l’impresa Anemone costruzioni figurava sia quale società facente parte del consorzio incaricato dei lavori, denominato Maddalena s.c.a.r.l. (di cui l’impresa del gruppo anemone deteneva il 93,5% delle quote) che quale esecutore materiale di alcune opere. Le indagini – spiegano le fiamme gialle – hanno consentito di accertare che le fatture emesse dall’impresa Anemone nei confronti della Maddalena s.c.a.r.l., ammontanti a 21 milioni di euro, a fronte di lavori effettuati presso la citata isola, erano in realtà relative ad operazioni oggettivamente inesistenti. I riscontri effettuati in loco sui documenti riportanti i nominativi delle maestranze intervenute presso i diversi cantieri hanno infatti evidenziato la totale assenza di personale dipendente o riconducibile alla Anemone costruzioni s.r.l.”.

 

L’impresa Anemone, ”al fine di consentire ad ulteriori tre società riconducibili al gruppo (arsenale s.c.a.r.l., cogecal s.r.l. e tecno-cos s.r.l.), impiegate parimenti nell’isola de La Maddalena, di sottrarre a tassazione gli ingenti ricavi derivanti dall’assegnazione dell’appalto, risulta aver emesso, nei loro confronti, fatture per operazioni inesistenti per un importo complessivo di 17 milioni di euro”.

 

”I due legali rappresentanti dell’Impresa Anemone pro tempore, uno dei quali amministratore anche della Maddalena S.c.a.r.l. nonché i rappresentanti legali delle tre società del gruppo utilizzatrici delle fatture per operazioni inesistenti”, sono già stati segnalati all’Autorità Giudiziaria ”per i reati di infedele dichiarazione fiscale ed emissione/utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”.

 


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