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Impresa facile: un miraggio

Da Pukos
Impresa facile: un miraggio

Verrà soppressa la norma che prevedeva la scelta dell’imprenditore tra gli istituti della segnalazione certificata di inizio attività (Scia) e dell’autocertificazione con controlli successivi per l’avvio dell’attività imprenditoriale; opzione prevista in caso di mancata emanazione entro il 31 dicembre 2014 dei provvedimenti di semplificazione per l’esercizio di qualunque attività imprenditoriale, commerciale o artigianale.

Sarà abrogata inoltre la norma che dava possibilità alle società tra professionisti di aprire il proprio capitale alla partecipazione delle associazioni tra professionisti.

Governo e maggioranza vogliono così riscrivere il dl competitività. E lo fanno attraverso una raffica di emendamenti soppressivi di una ventina di disposizioni, contenute nel testo licenziato dal senato venerdì scorso. Testo su cui il governo stesso aveva incassato la fiducia. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, l’inversione a U dell’esecutivo sarebbe dovuta a un’esplicita richiesta giunta dal Quirinale, che avrebbe giudicato il decreto emendato al senato troppo «corposo e eterogeneo».

In sostanza, al Colle i decreti omnibus non sono graditi. Da qui la necessità di semplificare. Lo stop arriva anche per le disposizioni relative ai condhotel: intendendosi per tali, gli esercizi alberghieri aperti al pubblico, a gestione unitaria, composti da una o più unità immobiliari ubicate nello stesso comune o da parti di esse, che forniscono alloggio e servizi accessori.

E la cui superficie non può superare il 40% della metratura complessiva. Verso la ghigliottina anche le norme che riguardano l’agricoltura biologica, le disposizioni penali urgenti per la garantire la sicurezza agroalimentare e l’istituzione del servizio integrato per la tutela del patrimonio agroalimentare italiano.

Gli emendamenti abrogativi presentati dal governo  e dalla maggioranza al cosiddetto decreto competitività (dl n. 91/2014) sono all’esame delle commissioni ambiente e industria a Montecitorio. Il decreto, la cui conversione in legge va fatta entro il 22 agosto, è atteso per il 4 agosto in aula alla camera.

Fonte: ItaliaOggi


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