Felix Baumgartner salta dalla stratosfera
L’austriaco Felix Baumgartner è riuscito a superare la velocità del suono lanciandosi dalla stratosfera, a oltre 39 chilometri di altezza dalla Terra.
Ieri sera milioni di persone hanno seguito con grande trepidazione la vertiginosa salita dell’ex paracadutista e il suo lancio mozzafiato.
La missione denominata Red Bull Stratos ha raggiunto il suo obiettivo: superare il precedente record di altezza, realizzato da Joseph Kittinger nel 1960, di 31 chilometri.
Oltre a superare per la prima volta la velocità del suono (pari a 1.193,04 km/h a 0 °C) senza utilizzare un razzo o un aereo e a battere il record di Kittinger, Baumgartner ha anche viaggiato sul più grande pallone di elio mai realizzato.
Il temerario base-jumper ha indossato una speciale tuta pressurizzata simile a quella degli astronauti e si è lanciato nel vuoto dai limiti dello spazio.
La sua caduta libera è durata circa quattro minuti e mezzo ed è terminata con l’apertura del paracadute che gli ha permesso di atterrare sano e salvo.
L’austriaco aveva già compiuto altre imprese estreme: si era lanciato con l’elastico dalla statua del Cristo di Rio, dalle Petronas Towers a Kuala Lumpur, dal grattacielo Taipei 101 e aveva attraversato la Manica in caduta libera utilizzando speciali ali di carbonio.
Questa volta Felix si è spinto oltre i confini dell’estremo realizzando un’impresa memorabile che ha inciso il suo nome nel libro dei record.
Il fenomenale lancio dalla stratosfera è stato possibile grazie a cinque anni di prove, un duro allenamento e avanzate tecnologie di derivazione spaziale.
Abbandoniamo lo spazio e torniamo con i piedi sul nostro pianeta e più precisamente a Parigi. Anche la capitale francese nel corso del tempo ha testimoniato alcune imprese memorabili.
Era il 14 luglio 1919 quando Charles Godeffroy, un eccentrico aviatore, volò sotto l’arco di Trionfo.
Il pilota utilizzò quel gesto per protestare contro la scarsa considerazione che in quell’epoca veniva accordata all’aviazione nell’ambito dei festeggiamenti della festa nazionale.
Godeffroy fu ammonito dalle autorità militari per il suo exploit ma divenne un eroe nel mondo dell’aviazione.
L’impresa dell’impavido pilota rimase unica per sessant’anni, fino al 1981, quando Alain Marchand riprodusse quel mitico volo sotto il monumento parigino.
Il 31 dicembre 1999 lo scalatore urbano Alain Robert, soprannominato lo spiderman francese, si arrampicò sull’obelisco egiziano di Place de la Concorde a mani e piedi nudi e senza nessuna misura di sicurezza.
La scalata del monumento rappresentava il messaggio di pace dell’uomo-ragno transalpino all’alba del terzo millennio.
Nel corso dell’ascensione dell’obelisco, Robert ha mostrato quattro diverse fotografie: l’abate Pierre, il Dalai Lama, Geronimo e Che Guevara.
Più recentemente, nel 2002, lo stesso Robert ha effettuato un’altra impresa sensazionale: la scalata del grattacielo First nel quartiere della Defense, il più alto grattacielo francese (231 metri).
Il coraggioso scalatore è salito, anche in questa occasione, da solo e a mani nude.