Magazine Diario personale

Impressioni di settembre, senza allarmismi… (Articolo scritto il 21/09/2011)

Da Gattolona1964

Il ventuno settembre è il primo giorno d’autunno, un altro arcobaleno di colori e profumi ci attende e vorrebbe ricordarci che le stagioni in un anno, checché ne pensiamo, sono ancora quattro. Confuse, non rispettose del calendario, estati afose, bollenti o clima umido/tropicale, inverni quasi polari, terminate le tanto amate e civettuole primavere, un disastro per la salute, scaramucce per tutti, ma pur sempre quattro. Camminando a piedi come oramai mi è consono, mi accorgo di calpestare la prima timida ed umida erbetta con residui di “guazza” notturna. Mi verrebbe quasi da togliermi le scarpe per sentirla sotto ai piedi, se non avessi paura delle api o altri insidiosi insetti! Vedo le foglie cadute che stanno già rivestendo le strade ed i campi, scorgo la moltitudine di scolari e studenti con i loro pesanti zaini, che si accingono, più o meno con voglia ed entusiasmo, ad andare alla fermata dell’autobus, per recarsi sul loro “posto di lavoro”. Ma come mai, mi chiedo, solo poche ore fa udivo lamenti strazianti, per il troppo caldo di luglio, durato però troppo poco, le zanzare tigre assassine, le bollette lievitate in maniera esponenziale per i condizionatori accesi giorno et notte, con l’ovvia conseguenza dell’inquinamento atmosferico. AH! Non ci sono più le stagioni di una volta, ben scandite da date precise e tassative, con inizio e termine irrevocabili. Tra un po’ ci sarà la neve ed il ghiaccio, sarà comunque troppa o troppo poco arrecando disagio e cadute frequenti. E ancora giù lamenti per l’influenza, la tosse, febbre e gli odiosi virus gastro intestinali….Quest’anno che cosa ci inventeremo per far vendere di più le Case farmaceutiche? L’influenza è come una cotta d’amore:all’inizio ti scotta e non capisci più nulla, poi piano piano si raffredda, ed infine guarisci e torni padrone della situazione. Vediamoci il lato buono e simpatico della faccenda:una settimana a casa dal lavoro(Brunetta permettendo!), una settimana a casa da scuola coccolati da mamma e papà, che con le famose tre “ELLE” ti fanno guarire più in fretta: latte, lana, letto…Ricordiamocelo bene e stampiamocelo bene nella zucca:se tutto si è rovesciato e le stagioni non sono più al loro posto, una buona mano gliela abbiamo data noi, eterni, lamentosi, distruttivi (non tutti per fortuna!) esseri umani.



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