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Impressioni Letterarie #37: “Il Sentiero dei Nidi di Ragno” – Italo Calvino

Creato il 02 ottobre 2013 da Nerifondi @NeriFondi

Buongiorno e bentornati.

Oggi, per le Impressioni Letterarie, voglio parlarvi di un piccolo romanzo che non mi ha fatto una grandissima impressione, anche se per alcuni versi mi è sembrato piuttosto interessante. Il romanzo in questione è “Il Sentiero dei Nidi di Ragno”, di Italo Calvino.

Impressioni Letterarie #37: “Il Sentiero dei Nidi di Ragno” – Italo Calvino

Image by Donato Accogli

Il romanzo, per darvi un’idea della trama, narra delle vicende di un bambino di circa dieci anni di nome Pin, che vive in pieno periodo di lotta partigiana. Pin è orfano di madre e il padre è un marinaio praticamente disperso, per cui è costretto a vivere un po’ come gli capita, sottostando alle canzonature degli abitanti delle vie a causa delle relazioni che sua sorella, una prostituta, è solita intrattenere.
Detto ciò, a Pin ne capitano un po’ di tutti i colori, in una continua metafora che vuole portare all’attenzione del lettore la situazione delle lotte partigiane e della potenza dell’unione contro l’oppressore.

Sintetizzata al massimo la trama, di cui forse ho detto troppo poco, ma di cui non avrei voluto dire di più, credo di poter passare immediatamente alle impressioni vere e proprie.

Impressioni Letterarie #37: “Il Sentiero dei Nidi di Ragno” – Italo Calvino
Di Calvino ho letto qualcos’altro, e su tutti ho apprezzato molto Il Barone Rampante, romanzo anch’esso carico di metafore, esattamente come quello di cui stiamo parlando. Tuttavia sarà per il fatto che io non riesco a sopportare gli elementi politici “reali” in letteratura, ma questo romanzo mi ha dannatamente annoiato. Riconosco l’immenso potere metaforico che risiede in questo romanzo di Calvino, ne lodo lo stile e posso oggettivamente dire che la trama non è nulla di eccezionale (sempre a mio modestissimo e singolare avviso), ma quello che mi ha fatto proprio stare male sono i continui riferimenti alla situazione politica.
Troppo, troppo per i miei gusti.
Tuttavia non posso che dire che, in effetti, è un romanzo dalle grandissime potenzialità per chi sappia apprezzare meglio dei testi di questo genere, per cui non vi dico: “Non leggetelo”. Vi dico: “Se il genere vi piace, è un libro che dovreste leggere.”

Ecco, queste erano le mie impressioni.

E voi avete già letto questo romanzo? Cosa ne pensate? Vi aspetto nei commenti!

A presto!

Neri.

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