Buongiorno e bentornati.
Oggi le Impressioni Letterarie saranno un po’ diverse dal solito, in quanto voglio parlarvi di due libri che mi sono stati gentilmente inviati dalla casa editrice Uno Editori.
Ho scelto di recensirli in un unico appuntamento perché le loro tematiche mi sembravano in qualche modo attinenti l’una con l’altra, seppur differenti e distanti a livello interpretativo.
Ciò che però accomuna i due libri è La Verità, che fa da sfondo e da cardine ad entrambi.
Ma cominciamo.
In questo volume, tutto parte dall’esperienza premorte di uno degli autori, per arrivare ad una serie di spiegazioni basate sulla meccanica quantistica, volte a dimostrare un gran numero di cose sull’universo e sulla sua forza intrinseca. Grazie a numerosi esperimenti ed alla collaborazione con molti fisici teorici, si tenta di dimostrare l’esistenza di un multiverso digitale-olografico e l’esistenza di una precisa destinazione post-mortem.
È un viaggio attraverso la storia che passa attraverso le conoscenze dei Druidi e degli Sciamani europei ed africani, facendoci osservare come il potere del cristianesimo abbia annientato tutte queste conoscenze.
Ci viene inoltre detto che prima del cristianesimo il monoteismo era un concetto anomalo, quando l’Europa e il medio oriente erano “governati” dalla Dea Sophia, la saggezza, che cominciava a minacciare quei concetti cristiani di sofferenza e contrappasso che poi sono diventati il suo punto cardine.
Detto ciò, passiamo alle Impressioni vere e proprie.
Tuttavia, dividendo le impressioni, posso senz’altro dire di aver preferito “Non a Sua Immagine”, rispetto a “Godman”.
Il libro dei De Angelis mi è sembrato incredibilmente incredibile, se posso dirla così. Troppe dimostrazioni scientifiche tese a render vero qualcosa che, a mio ignorantissimo parere, di scientifico ha poco o niente. Ci ho visto una volontà di fondere scienza e religione che non mi è mai piaciuta, ma sono comunque certo che a qualcuno possa piacere, anche perché è scritto molto bene.
Image by José Luiz Bernardes Ribeiro
Il libro di John Lamb Lash, invece, mi ha colpito molto di più a livello contenutistico, probabilmente perché mi ha sempre affascinato la tematica dello strapotere cristiano (tanto che la mia tesi di maturità era basata proprio su questo). L’ho gradito più dell’altro in quanto è di stampo maggiormente storico, e consente di compiere un viaggio più profondo e meno pesante rispetto all’altro.
Ad ogni modo, se le tematiche vi piacciono, posso consigliarvi questi libri, ma solo in questo caso. Se siete solamente curiosi, se non avete le forze mentali per affrontare un saggio o in qualunque altro caso, li sconsiglio vivamente in quanto sono entrambi piuttosto pesanti.
Alla prossima.
Neri.