Impressioni su Amagami SS+, l’anime dalle multistorie uguali

Eccoci all’appuntamento con le prime impressioni sulle serie stagionali, qualcuno potrebbe pensare che sono un po’ in ritardo ma in realtà sono al punto giusto, questa volta tocca essere preso di mira Amagami SS+.

Quando ho fatto la preview avevo accennato al fatto che Amagami SS+ poteva essere soltanto una riedizione del vecchio Amagami SS andato in onda nel 2010, d’altronde non c’è da stupirsi visto che già in passato sono successe cose del genere (uno che mi viene in mente è Kanon), però stavolta mi sono sbagliato e sono contento di averlo fatto.

Infatti Amagami SS+ non è una riedizione, ma un continuo delle storie svolte nel suo predecessore. Se nel primo avevamo visto le storie di Shun’ichi che lo portavano di volta in volta a fidanzarsi con una ragazza diversa, stavolta vedremo il nostro eroe alle prese con l’after story, cioè cosa succede dopo il fidanzamento.

Come sapete, spesso le storie amorose si concludono con il formarsi della coppia, ma spesso ci chiediamo cosa succederà dopo, Amagami SS+ a quanto pare risponderà a questa nostra domanda. Ci tengo a precisare che questo non è il primo caso e la parola After Story l’ho presa proprio da Clannad, dove la seconda stagione si intitola After Story.

Ma torniamo ad Amagami SS+, tenendo conto di quanto detto, nel primo episodio ci troviamo a scoprire gli eventi dopo il fidanzamento di Jun’ichi con Ayatsuji (una delle sei ragazze del primo Amagami), a dire il vero Ayatsuji è la ragazza che più ho odiato nella prima serie, per il suo modo di fare un po’ troppo presuntuoso.

Ayatsuji è una delle compagne di classe di Jun’ichi, per l’esattezza è la capoclasse, ma in questo episodio vedremo lei alle prese con le elezioni per il rappresentante di istituto. Infatti Ayatsuji si candida come rappresentante di istituto e sceglie come vice rappresentante proprio il suo fidanzato Jun’ichi, ma visto che le cose non possono andare tutte lisce, si fa avanti una sua rivale di sempre che per provocarla si presenta alle elezioni e sceglie anche lei come vice rappresentante Jun’ichi.

La storia è stata piuttosto breve, inoltre anche piuttosto raffazzonata qua e la, non si capisce perché l’antagonista abbia tutto questa rivalità per Ayatsuji e soprattutto non si capisce cosa vuole ottenere baciando Jun’ichi, in che modo questo bacio doveva compromettere la campagna elettorale di Ayatsuji? Mistero…

Nella precedente serie, ogni arco era composto da quattro episodi, ma stavolta pare che dopo due episodi si sia concluso, infatti nel secondo episodio, nelle anticipazioni dell’episodio successivo, pare introdurre il nuovo arco con Sakurai Rihoko, la ragazza dallo stomaco senza fondo (ama tantissimo mangiare, soprattutto dolci). Questo dettaglio mi fa pensare che questa volta la serie non durerà 24 episodi come la precedente, ma probabilmente 12 (le ragazze sono 6, quindi 6 archi da due episodi ciascuno fanno 12 episodi).

Come detto in occasione di High School DxD sarò molto soggettivo: avendo apprezzato la prima serie, non posso non apprezzare questa seconda, soprattutto ora che ho scoperto che è una nuova stagione e non un rifacimento.

Dal punto di vista del character design è identico al primo Amagami, disegno pulito e non eccessivo, personaggi un po’ troppo simili tra di loro, voci non eccelse ma adatte ai personaggi a cui sono stati affibbiati, con un protagonista dalla voce asmatica che alla lunga ti viene da strozzarlo (soprattutto a causa della sua fortuna nel cuccarsi le ragazze che vuole).

Mi preoccupa la lunghezza degli archi però, mentre nella prima serie 4 puntate ad arco mi sembravano perfetti per poter conoscere i personaggi e per viverne le esperienze, 2 puntate ad arco mi sembrano invece un po’ pochini. Oltre al fatto che non è che in queste due episodi sia stata sviluppata una trama interessante.

Ci sarebbero stati tanti modi per allungare le storie, complicarle e arricchirle, come ad esempio la soppressione indiscriminata del protagonista, con diversi modi creativi per porre fine alla sua inutile vita.

Comunque penso proprio che continuerò a seguire la serie, se non altro perché spero che prima o poi ste ragazze mettano un po’ di buon senso e piantino un uomo inutile come Jun’ichi , che risulta essere tra i personaggi più indecisi, inespressivi, brutti e fortunati presenti sulla faccia della Terra.

Vi chiederete se ne vale la pena seguirlo: solo se vi è piaciuta la prima serie. Perché Amagami SS non brilla di belle storie appassionanti, la cosa carina di Amagami SS è l’originalità nel presentare più storie all’interno di un anime, con il protagonista che va a finire di volta in volta con una ragazza differente, al di la di questo non troverete altro.

Con queste ultime immagini concludo questo post, invitando a chiunque vede questa serie (e anche chi non la vede, fidatevi sulla parola) di fondare un partito per la soppressione indiscriminata di Jun’ichi Tachibana.

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