Da circa tre giorni sono proprietario di un iPad.
La decisione è stata sofferta, ma solo per il conto in banca. In realtà ho avuto pochi dubbi, dal momento in cui ho deciso di comprare un lettore ebook che però non fosse limitato alla sola... lettura degli ebook.
Gli ereader hanno in effetti prezzi ancora piuttosto alti, in proporzione a ciò che fanno. Che, alla fin fine, è una cosa sola. È presumibile che dal prossimo Natale in poi costeranno un po' meno e allora sì, forse converrà davvero comprarli. Ma, per chi desidera comunque un aggeggio multifunzione, il Pad rimane comunque una scelta da prendere in seria considerazione.
Non sono certo un fanatico della Apple, e mi fanno ridere da matti tutte le polemiche jihadiste che si accendono ogni qual volta che si finisce in questo genere di discorsi. Ho visto cinquantenni distinti diventare dei feroci mullah per difendere o attaccare i prodotti della Mela e la cosa, sinceramente, mi procura sane sghignazzate. Il fatto è che molti dei pregi e dei difetti che vengono attribuiti a device come l'iPad sono veri, eppure continuare a estremizzarli rasenta il ridicolo.
Anyway, le mie impressioni.
L'iPad è ottimo per navigare. Dire che è un'esperienza più unica che rara non è un'esagerazione. La funzionalità è così elevata da accontentare sia i neofiti del Web che gli utenti più esperti.
Ottima anche la gestione delle mail, così come era già molto buona sul cugino minore del Pad, l'iPod Touch.
Buono come lettore ebook. Non ho trovato tutti quei difetti che molti detrattori riportano su altri siti. La leggibilità non è particolarmente inficiata da presunti riflessi solari etc etc. Certo, la resa complessiva è di sicuro inferiore a quella di un ereader di qualità, ma l'insieme risulta senz'altro soddisfacente. Di certo un difetto che è impossibile non citare riguarda la durata della batteria, se usato come lettore ebook: ho come l'impressione che la tenuta “a pagine” di un qualsiasi ereader sia comunque superiore a quella del Pad. Anche perché quest'ultimo è pensato per essere un tablet multifunzione.
Vedere film e video sul Pad è un'altra esperienza molto interessante, soprattutto nell'ottica di sdraiarsi a letto e godersi un film, senza patire l'ingombro e il surriscaldamento tipico dei netbook e dei mini-PC. Per contro occorre necessariamente scaricarsi un convertitore prima di aggiungere file video al tablet, visto che supporta solo il formato MP4 e non il più diffuso AVI. Io ho risolto il problema in cinque minuti, ma mi rendo conto che utenti meno esperti potrebbero complicarsi la vita. Idem per guardare film in streaming da siti come Mediavideo: occorre scaricare un apposita applicazione, che costa circa tre euro su iTunes. In questo senso casa Apple poteva senz'altro pensare a una soluzione più pratica e immediata
Come software di scrittura consiglio l'ottimo Pages, che costa sette euro, e che è un word processor completo e compatibile coi documenti di Office (meno male!). Ovviamente esso comprende l'opzione di invio via mail dei file creati, operazione che, nel mio caso, posso compiere grazie alla pratica connessione wi-fi di cui è dotato l'iPad. Per gli interessati sono disponibili altri pacchetti di scrittura, Numbers e Keynote, utili per i file excel e per le presentazioni Powerpoint.
L'impressione – ma per il momento sospendo il giudizio – è che per scrivere al meglio sul tablet sia necessaria la tastiera applicabile, oltre a quella “virtuale” di cui è dotato. Costa però 69 euro, non proprio bruscolini.
Ciò che affascina maggiormente è la sconfinata gamma di applicazioni disponibili nell'Apple Store: dai giochi alle utilità, dai software più disparati agli ebooks, passando per audiolibri, dizionari, cartine topografiche, guide turistiche, quotidiani online, traduttori istantanei etc etc. Roba da perderci ore e ore, e non esagero.
Un punto a sfavore dell'iPad è la sua “dipendenza” da un computer. Per fare il primo avvio occorre avere installato iTunes su un altro PC, e anche per i vari aggiornamenti delle varie versione dello stesso iTunes serve lo stesso presupposto. Però va da sé che, di solito, chi si avvicina a questo genere di prodotti non è certo uno sprovveduto e ha già la casa piena di diavolerie elettroniche. Tra l'altro i sopracitati aggiornamenti non sono certo all'ordine del giorno, perciò, per assurdo, potrebbe anche bastare attaccare il Pad a un computer d'ufficio (o di un amico), quelle poche volte che dovete sistemarlo per benino.
Insomma, il primo impatto col temuto tablet è molto buono. Ne riconosco limiti e difetti, ma anche il fascino (sì: è anche un oggetto elegante, leggero e davvero trasportabile, non come i presunti “portatili” che pesano e ingombrano) e la duttilità. Non sono affatto pentito di averlo scelto al posto di un ereader. Vediamo se il futuro mi darà ragione.