D’improvviso fu l’aceto balsamico.
Che prima non c’era, se non a Modena (ovvio), nei migliori ristoranti e nelle tavole dei gourmet.
Poi cominciò ad allargarsi e piano piano si è preso tutto il mercato dell’aceto, e d’un tratto tutto ci siamo resi conto di come facesse cagare condire l’insalata con l’aceto di vino.
Oggi persino i bar più sfigati offrono la bottiglietta di balsamico e solo qualche locale urfido (tipo il Luci ai Macelli, qui vicino) si ostina a proporti la bottiglietta giallo urina dell’aceto di vino bianco.
E ciò nonostante ormai il balsamico di largo consumo sia sceso vistosamente di qualità e costi ormai quanto quello di vino.
Sono cose che capitano così, all’improvviso, che non sapremmo nemmeno dire quando è successo.
Un po’ come la storia di MTV, di come è diventata di botto una televisione inguardabile.
E’ successo, ma non saprei dire quando.