“Quanto recentemente affermato dal Presidente del Consiglio Mario Monti alla Commissione Industria del Senato è una dichiarazione importante che conferma quanto da sempre ho ben chiaro”, ha dichiarato Curino. ” Le scuole paritarie non-profit (a partire da quelle religiose, ma non solo) svolgono infatti un’oggettiva importante funzione. Sono infatti scuole a tutti gli effetti “pubbliche” e la loro presenza non solo assolve alla possibilità di erogare questo servizio anche nei contesti territoriali dove le scuole ‘statali’ non sono presenti, ma anche dà la possibilità di esprimere e concretizzare quel principio fondamentale che riconosce nel nostro Paese la libertà di scelta educativa per i figli”.
Insomma, la formula è quella di cui ormai da tempo immemore si servono i sostenitori della “scuola privata”, secondo cui essa deve poter proliferare affinchè “le famiglie possano scegliere liberamente”. Un buon metodo per far sì che gli istituti paritari continuino ad esistere è quello di tassarli il meno possibile, per non remare loro contro.
“L’auspicio”, ha proseguito l’assessore, “è che questo riconoscimento (forse un po’ tardivo rispetto al dibattito nazionale che si è sviluppato nelle scorse settimane, ma positivo per il tenore della precisazione del Premier Monti…) consenta in futuro di realizzare l’idea di fondo che esso sottende: ossia che, in parole e in “fatti”, sia sempre più consentito alle scuole paritarie non-profit di svolgere compiutamente il proprio ruolo e di avere quella tutela necessaria per fornire alle famiglie la possibilità di scegliere liberamente “il meglio” educativo per i propri figli”.