Per l'Imu e la nuova Trise (tassa sui rifiuti e servizi indivisibili), la tassazione sugli immobili produttivi costerà alle imprese nel 2014 fino a 1,1 miliardi in più del 2013, un aumento del 51,4% rispetto al 2011. Questi sono i conti della Confartigianato.
Oramai si dovrebbe capire che è una strada senza uscita. Stiamo tassando non il reddito, ma i beni strumentali di una impresa, quelli di proprietà di coloro che hanno investito nella loro azienda invece di portare i guadagni all'estero.
Questo è la disintegrazione del tessuto economico e produttivo del paese, senza che nessuna forza politica, a parte il M5S, raccolga le grida di disperazione della gente che lavora e che ancora crede di poter vivere in un paese civile.
E’ notizia di questi giorni che un imprenditore marchigiano ha demolito un capannone di sua proprietà per evitare di pagare 80mila euro di Imu.
Chiaramente si tratta di un capannone di diverse migliaia di mq , ma l’impossibilità di affittarlo e/o di venderlo, ha reso più conveniente al nostro connazionale la demolizione. La notizia, assurda se riportata da un qualsiasi altro paese straniero, appare invece logica e produttiva se applicata all’Italia; è molto probabile infatti, che nei prossimi mesi assisteremo alla demolizione di stalle, fienili, laboratori in disuso, capannoni artigianali ed altro che, invece di essere messi in condizioni di produrre, si dovranno abbattere.
Ecco allora nascere la figura grottesca dell’imprenditore al contrario: quello che per guadagnare (o meglio non perdere) invece di investire e costruire, demolisce un sito di lavoro, un bene, una proprietà.
Nel nostro paese infatti non si tassa chi gode di stipendi e pensioni da 10mila euro mensili o più, presi senza meriti o sacrifici. Ma chi ha un’attività, una partita Iva, o peggio un capannone, un’industria, una stalla; questo deve essere tassato, deve fare debiti per pagare Equitalia, deve lavorare e vivere senza speranza.
Ciò di cui avremmo bisogno oggi è l’esatto contrario: azioni per favorire chi utilizza i capannoni per lavorare e produrre, tassare in giusta misura i profitti e rendere convenienti gli investimenti nelle imprese.
Nel 2014 Letta dice che avremo ripresa e crescita economica. Lo dice mentre la gente demolisce le proprietà, mentre svende le case per pagare il fisco, mentre manda i figli all’estero per trovare un lavoro che è stato rubato agli italiani. #Lettamente