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E' partito il countdown di una delle scadenze fiscali più odiate dagli italiani: il saldo seconda rata Imu e Tasi 2015 del prossimo 16 dicembre. Si tratta di una scadenza che fa tremare le tasche, scrollando di dosso fino all'ultimo centesimo. A testimoniarlo ci sono i numeri da capogiro del saldo Imu e Tasi 2015: 26 milioni i contribuenti interessati; 13 miliardi di euro di gettito fiscale in entrata nelle casse dei Comuni e, in parte ridotta, dello Stato; oltre 100 milioni di versamenti da effettuare. Purtroppo il saldo di fine anno continua ad essere caratterizzato dal caos normativo su aliquote, codici tributo e modalità di calcolo. Non solo, quindi, un salasso economico, ma pure una grande rottura di... capo! La scadenza fiscale del saldo Imu e Tasi è stata definita il "funerale delle tasse sulla prima casa" dal "premier senza voto". Uno spot macabro, dal forte sapore di propaganda elettorale. Comunque, la Legge di Stabilità 2016 - la cui approvazione è stata rimandata ad aprile da Bruxelles - avrebbe abolito l’obbligo di pagamento della Tasi per i proprietari di prima casa. In totale, il prossimo anno saranno 12 milioni i contribuenti ad essere esentati dal pagamento della Tasi sulla prima casa, mentre nel 2016 Imu e Tasi saranno applicate a tutti i contribuenti che sono proprietari di due o più immobili. Comunque, per quest'anno il funerale continuerà ad essere celebrato come sempre nelle tasche dei "soliti fessi" e poi si vedrà, anche perchè del doman non v'è certezza! Tant'è che non appare azzardata l'ipotesi che in un modo o nell'altro quello che lo Stato non percepirà dalla tassazione sulla prima casa se lo andrà a prendere con altre tasse!