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Imu: il giorno del grande salasso

Creato il 17 dicembre 2012 da Freeskipper

IMU: IL GIORNO DEL GRANDE SALASSO! La prima casa non è un bene di lusso e l’Imu è un balzello d’inciviltà! Lo Stato getta la spugna davanti all’evasione e tartassa i "soliti noti" andando a prendere i soldi laddove è più facile trovarli: salari e pensioni, casa e benzina!!! Il sommerso del Belpaese equivale ai Pil di Finlandia (177 miliardi), Portogallo (162 miliardi), Romania (117 miliardi) e Ungheria (102 miliardi) messi insieme! La benzina italiana è la più cara d’Europa. Gli stipendi italiani sono i più bassi del Vecchio continente, con tendenza al ribasso dovuto al carico fiscale che li divora e all'inflazione che li erode. La forbice tra bassi redditi e caro vita è in aumento, con milioni di nuovi poveri. Il tutto per tenere in piedi un "Sistema" che comunque, prima o poi, collasserà!!! Un "Sistema" in cui lo Stato italiano presta i nostri soldi, attraverso la Bce, alle banche all'1% di interesse e le banche che comprano i Btp intascano il 6% di interesse dallo Stato. Un euro su quattro delle nostre tasse serve a pagare gli interessi sul debito: un giro di denari, per niente virtuoso, che blocca il Paese, castra lo sviluppo, uccide le imprese e serve solo a finanziare le banche attraverso il Fisco. E ‘loro’ (i tecnici aspiranti politici) cosa fanno? Dopo aver studiato per una vita ed insegnato nelle più prestigiose università, dopo aver preso il posto dei ‘politici di mestiere’ grazie al ‘tocco quirinalizio’ non hanno trovato nulla di meglio che aumentare il costo della benzina, mandarci in pensione a settant’anni, dare mano libera ai licenziamenti, tagliare i salari, congelare le pensioni, tassare la prima e tar-tassare quella seconda casa al mare che la “gente-per-bene” di questo Paese, sempre più povero ed iniquo, è riuscita a realizzare dopo anni ed anni di sacrifici, privazioni e rinunce! Ma, almeno, "il salasso dei professori" servisse a qualcosa! Magari ad uscire dalla crisi o ad ottenere, in cambio, dei servizi più efficienti! Macchè! Paghiamo, punto e basta! Sappiamo tutti in quali condizioni pietose versano ospedali, scuole, tribunali, trasporti ed infrastrutture! Sappiamo tutti di essere, comunque, in piena recessione!!! Ma allora perché continuate a spremerci!? Cari Professori, illustri cattedratici, tassate ciò che da reddito! Tassate i grandi patrimoni. Andate a prendere i soldi da chi ne ha così tanti, ma così tanti, che in Italia non sa più dove metterli, tanto da trasferirli nei paradisi fiscali! Prendete i soldi da chi ne ha così tanti, ma così tanti, che si vergogna persino a denunciarli! Lasciate campare i “soliti noti”, con la prima casa e la casetta sfitta al mare dove la famiglia italiana, che non può permettersi le ‘vostre’ villeggiature, porta i bambini quando chiudono le scuole! Queste case non danno reddito, anzi, creano lavoro e occupazione per mantenerle efficienti e funzionali. Tra l’altro sono già pesantemente tassate nelle utenze di luce, gas, acqua, telefono, riscaldamento, immondizia, condominio e quant’altro! Cari professori, cari tecnici, se per farci uscire dalla crisi - nella quale peraltro siamo ancora immersi fino al collo - se per farci restare in Europa - che peraltro non è mai stata dei cittadini, ma delle banche - vi hanno conferito il mandato di uccidere la famiglia italiana, bè, almeno in questo, siete riusciti come nessun altro avrebbe mai potuto e saputo fare!


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