IMU e terreni agricoli di collina e di montagna: quale sarà l’esito della modifica della conformazione relativa alla mappa delle esenzioni dal pagamento dell’IMU? La risposta va cercata “col lanternino” all’interno del Decreto Irpef, provvedimento sotto la luce dei riflettori soprattutto per la famosa norma sugli 80 euro in busta paga per i lavoratori dipendenti.
Il Decreto Irpef infatti è finalmente stato convertito in legge (poco più di 24 ore fa, sul filo di lana della scadenza dei 60 giorni previsti per la procedura di conversione): cercando all’interno dell’oceano di norme e di temi contenuti nel provvedimento che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni, è possibile scovare l’importante norma che modifica e rinnova la geografia dell’esenzioni IMU nei Comuni di collina e di montagna.
Non va dimenticato che la conversione comprende anche la statuizione relativa alla proroga della TASI, la quale diviene legge dello Stato, confermando il rinvio al 16 ottobre del pagamento della prima rata del tributo sui servizi indivisibili (anche se in tal senso erano state emesse disposizioni urgenti il 9 giugno scorso per evitare beffe dell’ultim’ora). Per approfondire leggi l’articolo TASI 2014: il Decreto che stabilisce il rinvio è in Gazzetta Ufficiale su Ediliziaurbanistica.it.
Ma è ora necessario analizzare in agilità la questione esenzioni IMU terreni: all’interno del macro-provvedimento infatti è prevista la futura emanazione di un decreto interministeriale (economia e politiche agricole i dicasteri coinvolti) volto ad individuare i Comuni nei quali applicare l’esenzione: sulla base dell’altitudine rilevata dall’Istat nel suo elenco, verranno stabiliti i territori esenti.
La prospettiva è quella di ampliare il raggio di azione dell’IMU cercando di ottenere un elevato gettito derivante dall’imposta municipale per infoltire le casse delle amministrazioni comunali. I nuovi territori soggetti alla temuta imposta saranno con grande probabilità tutti quelli di collina: i proprietari di questi terreni saranno tenuti a pagare l’IMU in un’unica soluzione entro la data del 16 dicembre 2014.
I terreni ad immutabile destinazione agro-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e non usucapibile, che non saranno inseriti nelle nuove zone, andranno esenti dall’imposta.
Infine, a fruire dell’esenzione dall’IMU saranno con tutta probabilità i fabbricati rurali posti in territori collocati ad una elevata altitudine sul livello del mare.