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In albis -27-

Da Nivangiosiovara @NivangioSiovara
IN ALBIS -27-Apre gli occhi.Li richiude.Sullo schermo delle palpebre vede proiettata l'immagine di corpi che galleggiano sul fondo melmoso di un pozzo. Di lei. Sono i corpi di suo marito e dei suoi figli. Si dissolvono, in quella fanghiglia. Ma lei prova la sensazione che anche così continuino a vivere, a muoversi, a lottare. Che la sostanza di cui erano costituiti si riorganizzi. Le sembra che all'improvviso, da quel fondo limaccioso e ribollente, provino a trarre materia per risorgere, per ricostruirsi, o forse, semplicemente, per nascere.Riapre gli occhi.Vede un uomo, in bianco, seduto di fronte a lei.Chi sei? Da dove sei entrato? Sei il dottore? Sei un vicino? No, non sei il dottore. Sei un poliziotto? Da dove vieni? Non sei un poliziotto? Sei l'idraulico? Come sei entrato? So che non sei l'idraulico, non servi più. Non sei venuto da nessuna parte. Da quanto tempo sei qui? Stavi nell'armadio? Eri già qui. Sei qui da sempre? Hai approfittato di una distrazione, vero. Cos'hai fatto? Era calata l'attenzione, c'eravamo deconcentrati un poco e... Non vedevamo più, sembravamo ciechi... ne hai approfittato. Ecco, è così. Sei l'odio? Il rancore, il male? Oddio. Non importa. No, davvero. Non voglio sapere chi sei, cos'hai fatto. Di cosa potrei rimproverarti? Guarda cosa ho fatto io. Sono io, il male, altrochè. E' la verità. Adesso. Adesso cosa farò? Non sai parlare. Non puoi? Non puoi perché sei la verità. Che farai adesso?Richiude gli occhi.Ed in quel febbrile, strano, breve sonno, nel delirio, o in ciò in cui si trova, vede i suoi famigliari, o meglio, li riconosce, perché essi non sono altro che informi ammassi di fango, sul fondo di un pozzo. Li vede e li può udire, sente quel suono vischioso vomitevole, ora nota che al fango che era il marito è cresciuta un'escrescenza che usa come una mano, e con questa, pescando dalla mota, si costruisce un altro braccio ed un'altra mano e con questa accarezza il fango che saranno i suoi figli e scolpisce il viso della bambina e le dice Eccoti un nasino bello, bello come il tuo, ed al bambino tornisce le gambe Con queste puoi correre più veloce della paura, e disegna dei bei capelli, ondulati, alla figlia e dice Questi saranno i tuoi capelli, belli e lunghi come li desideravi, ed al figlio ritaglia due occhi acuti ed intelligenti e dice Con questi occhi vedrai nel buio, nessuno ti si potrà più nascondere, e formò spalle, braccia, ginocchia ed orecchie; bocche, piedi e schiene, e tutto il resto ai suoi figli, che nel frattempo a loro volta aggiungono parti al corpo del padre, e lo modellano sussurrando ininterrottamente: Con questo corpo sarai un uomo buono, che non avrà mai fretta di far del male.Poi, all'improvviso, supponendo che quell'uomo sia ancora lì, chiede:Ora morirò io, vero? Ecco cosa sei. Ecco come ti chiami.Tu mi ucciderai.Tu.E sentì una voce.Da molte parti, ma da una sola.Molte voci, ma una sola.La udì, chiaramente:no.Riapre gli occhi.
Quello glieli chiude, come si fa ai morti.

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