La polizia algerina ha occupato la redazione e sospeso le trasmissioni di El Watan Tv dopo che l’emittente privata aveva mandato in onda un’intervista nella quale un ex dirigente di spicco del Fronte islamico di salvezza (Fis) aveva contestato il presidente Abdelaziz Bouteflika.
Madani Mezrag, questo il nome dell’ex esponente del Fis, aveva in particolare minacciato conseguenze per il divieto alla creazione di un suo partito politico ribadito nei giorni scorsi dal capo dello Stato. All’origine della proibizione ci sarebbero le norme della Carta della pace e della riconciliazione, un documento che limita i diritti civili degli islamisti amnistiati dopo essere stati coinvolti nella guerra civile degli anni ’90.
El Watan Tv è la seconda emittente privata colpita da provvedimenti della magistratura da quando, quattro anni fa, l’Algeria ha avviato una liberalizzazione del settore radiotelevisivo. Il quotidiano El Watan, parte dello stesso gruppo dell’emittente, proprietà di Djaffar Chelli, ha denunciato oggi una vicenda paradossale: “Madani Mezrag minaccia lo Stato e il presidente in televisione ma stranamente non è lui bensì Watan Tv a essere perseguita”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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