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Qui la pioggia continua,fortunatamente però ci sono molti musei d'andare a vedere.
Oggi il vagabondaggio si fa serio,visita al forte Belvedere di Luserna.
Il forte è stato costruito dall'impero Austro-ungarico tra il 1908 e il 1912 e ha partecipato attivamente alla prima guerra mondiale.
Il forte controllava il confine tra Trentino,che era austriaco,e Italia,nel primo anno di guerra ha retto a 1800 colpi d'artiglieria,la notevole opera bellica del genio militare asburgico ha fatto in modo che le vittime,tra morti e feriti,fossero solo di 27 soldati su 200.
Il forte,di proprietà del comune di Luserna,si è mantenuto integro,a differenza degli altri forti dell'altopiano,distrutti per il recupero del metallo in essi contenuto,grazie alla volontà di Vittorio Emanuele III,che lo volle mantenere intatto a imperitura memoria di ciò che è stato il primo conflitto mondiale.
Effettivamente il forte è molto ben conservato,e l'allestimento al suo interno rende quasi l'atmosfera di una fortezza viva e funzionante.Camminare per quelle gallerie,arrivare negli alloggiamenti delle truppe e nelle case matte di osservazione fa un certo effetto,suppellettili a parte il forte potrebbe riprendere servizio anche domani.
Un pensiero va a com'era fare il soldato allora e com'è farlo oggi:allora il confort del milite passava sicuramente in secondo piano rispetto alla sua funzionalità,oggi si cerca di creare armi letali ma che siano anche "ergonomiche" per chi ha da usarle.In definitiva la visita è stata un'esperienza coinvolgente e che rende l'idea della fortuna che abbiamo a vivere in un epoca dove le guerre,come quella mondiale,si cerca di evitarle in tutti i modi.Inoltre credo che si debbano rispettare tutti i soldati,di tutte le guerre e di tutte le nazioni,perchè fanno un lavoro,che nessuno vorrebbe fare,a difesa dei loro cari e della loro casa.La parte dove combattono,giusta o sbagliata,dipende solo da dove siamo noi e,soprattutto,da chi vince.
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