Eccomi qui, alla fine di una stressantissima giornata di lavoro. La campanella è suonata già da mezz’ora abbondante ma mi ritrovo ancora seduta alla scrivania per sbrigare le ultime cosette e fondamentalmente per prepararmi il lavoro di domani…Certo che il lunedì lo odio proprio, come Vasco “non lo so ma è così”. Oggi non mi sono fermata un nano secondo nemmeno per le naturali funzioni fisiologiche che rientrano nel cibo e nel bagno. Niente. Ininterrottamente dalle otto e 30 fino ad ora, tutto d’un fiato, senza respiro. Un po’ come essere in apnea ma senza mare. Più triste non si può. Sara con l’acca
Magazine Diario personale
Potrebbero interessarti anche :
