In Arrivo il Super Display LED

Creato il 27 settembre 2014 da Enjoyphone

I nuovi Display Led saranno 5 volte più chiari

I Display LED, fin dal loro lancio, hanno rivoluzionato il mercato, sono più luminosi, più performanti e con un consumo minore rispetto ai progenitori. Ora, Stephen Chou, un ingegnere dell’università di Princeton, riconosciuta come una delle più prestigiose università nel mondo, ha scoperto un modo più economico dei precedenti per produrre questi Display LED, inoltre lo ha reso più luminoso, più efficiente e soprattutto più chiaro di ben 5 volte.

Il ricercatore Stephen Chou è già passato alla ribalta nel 2012 aumentando di ben 175 per cento  l’efficienza delle celle solari. Ora ha riportato la stessa tecnologia sui Display LED.
In un comunicato stampa il professore Chou ha dichiarato “Da un punto di vista fisico un buon assimilatore di luce, come abbiamo visto per le celle solari, dovrebbe anche essere un buon riflettente di luce” aggiungendo “Abbiamo voluto dimostrare sperimentalmente nella gamma della luce visibile e quindi utilizzarlo per reinventare i Display LED”
Questa invenzione è ciò che gli studiosi di tutto il mondo cercavano di risolvere, infatti l’efficienza c’è sempre stata nei Display LED, ma solo tra il 2 e il 4 per cento della luce che viene generata dal Display LED viene effettivamente rilasciata, il restante rimane intrappolato nello stesso modo in cui la luce viene intrappolata sott’acqua in una piscina.

La Nanotecnologia inventata dal professore Chou cambia le carte in tavola, questo rivoluzionario Display LED utilizza nanostrutture chiamate Plasmonic Cavity with Subwavelength Hole-array (PlaCSH) le quali canalizzerebbero la luce emessa. Questa nuova tecnologia è basata su una maglia  metallica dallo spessore di soli 15 nanometri, questo trattiene meno luce all’interno come dicevamo prima, quindi genera meno calore e di conseguenza aumenta anche la vita del Display LED.

Chou è in attesa di una risposta dall’ufficio brevetti statunitense, dove ha depositato il suo progetto.  Potrebbero volerci anche alcuni anni per vederli sui nostri smartphone.

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