Rappresentazione artistica di un oggetto near-Earth.
Gli scienziati della NASA stanno monitorando il passaggio ravvicinato dell’asteroide 2015 TB145, previsto per il giorno di Halloween, con numerosi telescopi ottici e il Deep Space Network in California. L’asteroide sfreccerà a una distanza di poco superiore a quella della Luna il 31 ottobre prossimo, alle 18:05 ora italiana. Gli astronomi sfrutteranno il passaggio ravvicinato dell’oggetto, che si stima abbia una dimensione di circa 400 metri, per studiarlo con tutti gli strumenti a loro disposizione.
L’asteroide 2015 TB145 è stato scoperto il 10 ottobre 2015 dal telescopio Pan-STARRS-1 del Panoramic Survey Telescope and Rapid Response System, che fa parte del programma Near-Earth Observation Object (NEOO) della NASA. Stando a quanto afferma il catalogo degli oggetti near-Earth (Near Earth Object, NEO) del Minor Planet Center, questo sarà l’approccio più ravvicinato fino al passaggio dell’asteroide 1999 AN10, che ha un diametro di circa 800 metri e che arriverà a una distanza pari a quella della Luna (380.000 km) nell’agosto 2027.
«Conosciamo con precisione la traiettoria di 2015 TB145», ha detto Paul Chodas, direttore del Centro per gli Studi dei Near Earth Object al Jet Propulsion Laboratory della NASA. «Al punto di massimo avvicinamento si troverà a circa 480.000 km da noi, ovvero 1.3 volte la distanza della Luna. Sebbene si tratti di una distanza molto piccola rispetto agli standard celesti, ci aspettiamo di osservare un oggetto piuttosto debole, perciò chi vorrà osservarlo dovrà munirsi almeno di un piccolo telescopio». L’influenza gravitazionale dell’asteroide è così piccola che il suo passaggio non avrà alcun effetto rilevabile sulla Luna o qui sulla Terra.
L’immagine raffigura l’orbita dell’asteroide 2015 TB145, che il 31 ottobre prossimo passerà vicino alla Terra, a una distanza pari a 1.3 volte quella della Luna. Le ore sono espresse in UTC. Crediti: NASA/JPL-Caltech
Il Centro per gli studi dei NEO presso il JPL è uno dei nodi centrali per questo tipo di osservazioni e analisi dati. Inoltre è uno dei team chiave all’interno della collaborazione internazionale di scienziati che tengono monitorato il cielo con i loro telescopi alla ricerca di asteroidi potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta. Per fare questo ne studiano con precisione le traiettorie grazie alle quali valutano la probabilità di impatto.
«Il passaggio ravvicinato di 2015 TB145 , insieme alle sue dimensioni, suggerisce che sarà uno uno dei candati migliori per osservazioni radar da qui a molti anni», ha dichiarato Lance Benner del JPL , che coordina il programma di ricerca di asteroidi con radar. «Abbiamo in programma di testare una nuova funzionalità per ottenere immagini radar con una risoluzione di due metri. Sarebbe la prima volta che potremmo raggiungere risoluzioni simili e speriamo di arrivare a osservare dettagli senza precedenti»
Durante il monitoraggio, gli scienziati utilizzeranno l’antenna DSS 13 da 34 metri del Goldston Observatory per studiare la superficie dell’asteroide. I segnali radar saranno poi raccolti dal Green Bank Telescope del National Radio Astronomy Observatory in West Virginia, e dall’Osservatorio di Arecibo a Porto Rico. Gli scienziati della NASA sperano di ottenere immagini radar dell’asteroide con una risoluzione di 2 metri per pixel. Questo dovrebbe permettere di rivelare un gran numero di dettagli dell’oggetto, la superficie, la forma, le dimensioni e molte altre proprietà fisiche.
«L’orbita è estremamente allungata, con una forte inclinazione al di sotto del piano del Sistema solare», ha spiegato Benner. «Il fatto che l’oggetto abbia un’orbita così peculiare e una velocità di circa 35 km/s ha fatto sorgere il sospetto che si possa trattare di un qualche tipo di cometa. Se così fosse, sarebbe la prima volta che il radar Goldstone riesce a riprendere una cometa da una distanza così ravvicinata».
Il programma di osservazione dei NEO della NASA rileva, traccia e caratterizza piccoli corpi del sistema solare che passano entro 50 milioni di km di distanza dalla Terra, utilizzando sia telescopi terrestri che osservatori spaziali. Il programma NEOO, chiamato anche “spaceguard”, è in grado di scoprire questo tipo di oggetti, caratterizzarne la natura fisica, e ricavarne le orbite per determinare se possano essere potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta. Non esistono al momento minacce concrete, solo la continua e innocua caduta di meteoroidi, piccoli asteroidi che si consumano bruciando nell’atmosfera.
Fonte: Media INAF | Scritto da Elisa Nichelli