Il basket italiano è vicinissimo ad un cambio epocale. Una rivoluzione che, se andrà in porto, modificherà la struttura del campionato, non solo quello di Serie A, ma anche quello di Legadue e, in una sorta di gioco de domino, del campionato di sviluppo che vedrà la luce nel 2011-12. Claudio Limardi sul nostro giornale aveva anticipato l’intenzione della Legadue di Serie A verso la rivoluzione (a 20 o 22 club) passare al dilettantismo per la crisi economica che attanaglia molti club. Ieri, da ambienti vicini alla Federazione, sono filtrati ulteriori particolari su una bozza di accordo che vede coinvolti Fip, Lega di Serie A e Legadue. L’idea è quella di far passare al dilettantismo buona parte dei club di Legadue (Rimini, Casal-pusterlengo, Imola sono quelli più in difficoltà), mentre le società più forti verrebbero direttamente inglobale nella A. Serie A che passerebbe da 16 squadre a 20 o 22, probabilmente divise in 2 “division”. Da capire se la Legadue scomparirebbe o meno. Le società che puntano al grande salto sono sicuramente Casale Monferrato, Venezia, Veroli e Reggio E. La Lega di A sarebbe disposta a dire sì in cambio della possibilità di riscrivere il regolamento sull’eleggibilità dei giocatori ed ottenere così il 6+6 a cui punta da tempo: ovvero, 6 italiani e 6 stranieri senza distinzione tra comunitari ed extracomi-nutari. Di questo si è discusso in settimana, e di questo si parlerà nel CF di Milano. Lunedì infine, durante l’assemblea di Lega di A, a meno di clamorose sorprese i club saranno chiamati a dare il loro parere. Il problema più grosso riguarda le retrocessioni di quest’anno in A. Qualcuno parla di blocco delle retrocessioni, ma ci sono perplessità in tal senso.
tratto da sportando.net