Provvedimenti fortemente criticati dalla “Rete”, che punta il dito contro il sindaco Piercarlo Fabbio, accusato di non occuparsi come dovuto del problema e di non essersi mobilitato abbastanza per trovare una soluzione.
Ma c’è, per alcune famiglie, un barlume di speranza in quanto un accordo per ammortizzare la situazione è stato stipulato: ad alcuni nuclei famigliari saranno infatti assegnate abitazioni private ad un canone sociale di 50 euro per i primi cinque mesi e, si dice, ci si impegnerà per trovar loro un impiego in modo che possano far fronte alla slavina di spese che implica un abitazione. Passato questo periodo iniziale, i canoni d’affitto torneranno ad ammontare tra i 200 e i 300 euro mensili, a seconda delle dimensioni degli appartamenti.
La soluzione offerta è già stata accettata da alcune famiglie, le quali firmeranno i primi contratti all’inizio della prossima settimana.