Le rughe sul mio viso, ogni giorno più evidenti, mi dicono che il tempo passa, inesorabile.
La luna, le stelle, il mare, tutto sembra stare immobile, come sembra immobile anche la mia vita. Nell’estensione del tempo interiore sembra non ci sia movimento. Poi ti accorgi, una sera, guardandoti allo specchio, accarezzando i segni del tempo, che tutto è diverso, che le cose sono cambiate, che io sono cambiata!
Io che in questi ultmi anni non mi sono mai riconosciuta allo specchio, vedendo di me solo ciò che volevo essere, ma non ero, vedo, per la prima volta, ciò che sono.
Oggi sono in ascolto di me stessa, di ciò che mi agita dentro, di ciò che mi commuove, di ciò che mi esalta.
Il dolore, soprattutto, quello che sembra azzerare tutto: vita, sentimenti, speranze, mi ha resa forte e diversa, diversa da quella che non volevo essere, perché come una trama lacerata, il dolore mi ha permesso di ricucire la mia anima, perché in un modo o nell’altro bisognava venirne fuori da quell’immobilità di pensiero.
Oggi, per la prima volta, dopo tanti anni, mi riconosco e ….mi piaccio!
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