Ci sono alcuni momenti nella vita, quando tutte le tue azioni si dirigono su uno scopo preciso già prefissato da tempo, che sembrano non passare mai.
Tu hai già attuato tutte le tue preposizioni, non puoi fare più nulla e, nonostante questo, deve intercorrere un certo lasso di tempo più o meno lungo, dipende dai casi, perché la ruota degli eventi inizi, faticosamente all’inizio e sempre più veloce con l’avvicinarsi del raggiungimento dello scopo, a girare.
Ed il tempo passa o deve passare e tu non puoi fare nulla per accelerare gli eventi.
Sei impotente, bloccato, sei in fase di gestazione e non è detto nemmeno che il tuo proponimento raggiunga il suo fine.
Ecco io oggi mi trovo proprio in questa situazione.
Sono in attesa.
In “dolce attesa“ aggiungo, anche se non c’entra proprio nulla con il significato classico.
Non posso dire di vivere questo periodo in modo ansioso, non sono angustiato dall’attesa, non sono nemmeno in affanno.
La mia prospettiva è rosea, ma attualmente non posso fare più nulla.
La mia partita è già finita, i dadi sono stati lanciati e non posso far altro che alzare gli occhi al cielo fischiettando, aspettando pazientemente che si chiuda il cerchio.
Se Montalbano, il Commissario intendo, avesse modo di leggere la frase appena terminata, causa la sua avversione per le frasi fatte, penso proprio che minimo minimo Camilleri sverrebbe!!
Ehm, per chi non lo sapesse, ma sono in pochi lo so, Camilleri è il creatore di Montalbano (Montalbano sono).
Ma non solo.
Camilleri è stato per una decina di anni anche tra i più grandi sceneggiatori della fiction RAI degli anni 60/70.
Sue sono per esempio tutte le puntate del commissario Maigret con il grande Gino Cervi.
Un cult per il sottoscritto, che ne possiede tutti i dvd.
Ma non divagare caro Cico.
Sono sempre qui in attesa.
Ed è anche per passare il tempo che faccio questo intervento sul blog.
Ma non è che serva a molto.
Rimango in attesa e questa deve durare ancora per un po’.
Fino a fine mese.
Spero che il tempo fino ad allora scorra con dolcezza.
C.
C.