In attesa del gran giorno
Vola Mediaset, l’accordo con Vivendi sembra alle battute finali. Tornano a salire i titoli petroliferi, contrastati i bancari ed il risparmio gestito.
Una seduta positiva che ha un significato ben preciso? Si deve leggere in chiave Bce? Il mercato è quindi ottimista?
Chiaramente tutti, nel contesto che stiamo vivendo, cercano risposte a queste domande, tutti vorrebbero sapere non tanto quel che dirà domani Draghi, ma come reagirà il mercato.
Il punto percentuale guadagnato oggi dal nostro indice principale è certamente benaugurante, ma già alla vigilia, nonostante il leggero ribasso, la chiusura era avvenuta ad un livello superiore rispetto a quello di apertura.
E l’ondata di acquisti arrivata oggi immediatamente dopo l’apertura confermava questo “sentiment” positivo, peccato quindi per le vendite giunte nella seconda parte della seduta, forse figlie di una Wall Street molto nervosa.
Ancora una volta sul nostro Ftse Mib (+1,06%) il comparto bancario è risultato contrastato, la cosa non deve stupire, quale sia la decisione di Draghi per le Banche non saranno belle notizie. L’innalzamento del tasso negativo sui depositi, ormai dato per scontato, le penalizza, con i tassi così come faranno utili le banche?
Ed ecco allora il bilancio odierno del settore: in calo Banco Popolare (-2,75%), BpM (-1,69%), Ubi Banca (-0,54%) e Banca MPS (-0,38%); in guadagno Banca Intesa (+1,21%), Bper (+1,12%), Unicredit (+0,84%) e Mediobanca (+0,31%).
Estremamente contrastato anche il comparto del risparmio gestito, continua la discesa di Anima Holding (-1,84%), praticamente invariata Banca Mediolanum (-0,07%), mentre in grande spolvero Azimut (+2,08%) conferma i buoni segnali dati alla vigilia.
In controtendenza rispetto al settore di appartenenza Salvatore Ferragamo (-1,11%) termina lontanissima dai massimi di giornata, seduta invece ancora estremamente positiva per Moncler (+3,63%) che finisce le contrattazioni odierne sul massimo di giornata.
Ma il titolo del giorno è Mediaset (+6,84%), la partnership con Vivendi viene ormai data per scontata.
Rimbalza finalmente Unipol (+3,45%) e sembra ben indirizzata Enel (+3,05%) che si trascina la controllata Enel Green Power (+2,52%).
Decisamente positiva anche la seduta dei titoli petroliferi, Saipem (+2,92%) si riprende leggermente dopo il crollo della vigilia, Tenaris (+1,89%) torna subito all’attacco di quota 11 euro ed Eni (+1,13%) ritrova immediatamente la via della risalita.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro