La Commissaria UE degli Affari Interni Cecilia Malmström ha diffuso ieri alcuni terribili dati che riguardano il traffico di esseri umani in Europa: gli schiavi sono circa 24.000 (i soli casi accertati) e i numeri ci dicono che il loro totale è in continuo aumento (dal 2008 ad oggi sono aumentati del 18%).
I campi nei quali vengono impiegati gli schiavi sono sopratutto il lavoro nero coatto (25%), l’accattonaggio, la prostituzione (il 62%) e l’orribile pratica della vendita di organi, il ché spiega come mai la maggioranza delle vittime siano donne.
Le donne adulte sono, infatti, il 68% dei casi accertati, mentre gli uomini adulti sono il 17%, le minorenni il 12% e i minorenni il 3%.
Ad uno spaventoso aumento di numero di schiavi, non si accompagna, purtroppo un pari aumento delle condanne che, infatti, è calato del 13%, come a dire che i trafficanti di schiavi e gli sfruttatori agiscono indisturbati, anche con l’appoggio di organizzazioni criminali territoriali.
Dal 2011 esiste una Direttiva comunitaria per prevenire la tratta, ma ad oggi il nostro Paese non l’ha ancora adottata.
Ciononostante, l’Italia ha introdotto nella sua legislazione, il reato di “Traffico di esseri umani”, grazie al quale nel nostro Paese la percentuale di schiavi scoperti e accertati è relativamente la più alta tra i Paesi UE, permanendo, tuttavia, grosse difficoltà per le vittime, anche per le norme confuse e complicate che concernono i permessi di soggiorno ordinari.
Fonti: qui e qui