In Australia diversi team hanno superato il limite di flusso

Da F1news @F1Newsinfo

A quanto pare la Red Bull non è l’unico team che in gara non ha rispettato i limiti di flusso del carburante imposti dalla FIA. Il team campione del mondo dopo l’invito della FIA a ridurre il flusso sulla vettura di Ricciardo, ha deciso di seguire alla lettera i suoi strumenti e ignorando l’ordine, è incappata nella violazione delle norme sportive e tecniche.

Questa scelta ha portata la FIA a squalificare Ricciardo nel post gara privandolo cosi di fatto del secondo posto conquistato nel GP d’Australia.

Gli altri team che hanno avuto lo stesso inconveniente della Red Bull, ma dopo l’ invito della FIA, hanno subito abbassato il livello del flusso del carburante evitando cosi qualsiasi penalizzazione post gara.

E’ chiaro che il sensore sin dai primi test non ha lavorato al meglio, ci sono piccole differenze che il produttore del componente, la Gill Sensors, ritiene impercettibili.

Commentando la situazione, Stefano Domenicali ha dichiarato che in queste prime gare, con una tecnologia tutta nuova da mettere a punto, tutti hanno bisogno di avere fiducia nella FIA e nel suo operato.

“Abbiamo bisogno di fare affidamento sul fatto che si tratta di una situazione ben gestita dalla FIA” ha dichiarato Domenicali. “Abbiamo la FIA che fa il suo lavoro e sono certo che non ci saranno problemi.”

A Domenicali ha fatto eco il boss di Mercedes Motorsport Toto Wolff.

“Penso che è solo una questione che tutti i sistemi lavorino insieme. La FIA ovviamente controlla il flusso del carburante e lo controlla a tutte le squadre, la questione è, dobbiamo imparare, la FIA e  le squadre. Il misuratore di flusso del carburante è un sistema FIA e deve essere integrato nelle macchine. Questo è un processo di apprendimento dove le squadre supportano la FIA e viceversa.”


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