Sebbene il titolo italiano possa erroneamente richiamare alla memoria commedie a stelle e strisce dagli intenti scollacciati, Gigolò per caso, sesta fatica registica del newyorkese classe 1957 John Turturro che, vista nelle nostre sale cinematografiche nell’Aprile 2014, approda nel mercato dell’home video in alta definizione sotto il marchio Lucky red, rientra tutt’altro che nel genere tempestato di gratuiti nudi femminili e volgari situazioni volte alla risata grassa.
A quanto pare ideato dall’autore di Mac e Illuminata durante un’improvvisazione fatta per puro divertimento ad un pranzo insieme ad un amico, il quale sembrerebbe aver riso talmente tanto da convincerlo a parlarne con altri conoscenti, vede Woody Allen nei panni di Murray, amico per la pelle di Fioravante, interpretato dallo stesso Turturro ed economicamente precario quanto lui.
Il Murray che, di conseguenza, si ritrova impegnato a fargli da manager dal momento in cui, per sbarcare il lunario, decide di cimentarsi con il mestiere più antico del mondo ricorrendo al nome d’arte Virgil.
Segnando soltanto l’inizio di una sequela di esilaranti avventure in mezzo alle coperte che prevedono, tra l’altro, un ménage a trois con due avvenenti signore alla ricerca di emozioni forti incarnate dalla veterana Sharon Stone e da Sofia”Machete kills”Vergara; mentre c’è anche il tempo, però, per i decisamente più casti incontri con Avigal, ovvero Vanessa Paradis, vedova di un rispettato rabbino, rimasta sola con i figli e i ricordi di una vita vissuta all’interno del chiuso mondo della comunità chassidica.
Non a caso, se l’impressione immediata, tra divertenti battute riguardanti il Fascismo e la bocca di Mick Jagger, è quella di avere sullo schermo proprio una pellicola a firma di colui che ci ha regalato Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere e La dea dell’amore, risulta quasi avvertibile una vaga influenza da parte di determinati lavori di Joel ed Ethan Coen man mano che il simpatico seduttore viene messo in crisi dai sentimenti che la donna gli suscita e che scopriamo la gelosia da parte di Dovi alias Liev Schreiber, chassidico innamorato di lei fin da quando era ragazzo.
Del resto, non sono certo mancate collaborazioni con i fratelli responsabili di A serious man e Burn after reading – A prova di spia nella carriera del mitico John (citiamo solo Fratello, dove sei?); che, come già manifestato tramite Romance & cigarettes e Passione, sfoggia un adeguato uso della colonna sonora al fine di conferire una certa musicalità generale ad una gradevole operazione interessata a sfruttare la prostituzione come metafora della necessità di avere un contatto umano.
Con sezione extra che, al di là del trailer e del video della conferenza stampa (ventidue minuti di durata) tenutasi a Roma il 29 Marzo 2014, include interviste alle tre citate protagoniste.
Francesco Lomuscio