In Brasile continua la guerriglia di cui nessuno parla
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In Brasile continua la guerriglia urbana che imperversa da giorni nelle strade di Rio De Janeiro, quando mancano solamente un paio di mesi all’inizio dei Mondiali di calcio. Nel quartiere di Copacabana ieri sera un uomo è morto, dopo gli scontri con la Polizia, contro la quale erano state innalzate delle barricate, oltre ad aver dato fuoco ad auto in sosta e negozi.
Alcune fonti non confermate affermano che tra i feriti ci sarebbe anche un ragazzo di dodici anni, colpita da una pallottola proveniente dalle squadre anti sommossa della Polizia. Questo alimenta l’odio contro le forze armate, responsabili anche della morte di un ballerino di venticinque anni, Douglas Rafael da Silva Pereira.
Il ragazzo era stato scambiato per uno spacciatore che scappava da una retata della Polizia in un locale di trafficanti di droga, fermato e malmenato a morte dagli agenti. Il corpo è stato ritrovato all’interno di una scuola, lunedì scorso. Questo ha portato la popolazione della zona a protestare violentemente contro le istituzioni, dimenticandosi dell’imminente appuntamento con i Mondiali, che vedrà arrivare in Brasile migliaia di turisti, oltre che squadre da tutto il mondo.
di Alessandro Bovo
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