Continuano gli arresti di esponenti politici burkinabé per presunto sostegno al golpe (poi neutralizzato) guidato dal generale Gilbert Diendéré (foto). Gli ultimi due fermi hanno riguardato due figure vicine (come lo stesso alto ufficiale) all’ex presidente Blaise Compaoré, fuggito un anno fa a seguito di proteste popolari.
Si tratta di Léonce Koné, vicepresidente del Congresso per la democrazia e il progresso (Cdp, partito dell’ex capo di stato) e di Hermann Yaméogo, che guidava l’Undd, una formazione alleata del Cdp. I due, nelle prime ore del golpe, avevano espresso sostegno agli uomini di Diendéré, ma appena poche ore prima dell’arresto avevano emesso un comunicato in cui negavano ogni vicinanza ai golpisti. Secondo quanto dichiarato da fonti giudiziarie, saranno trattenuti in cella.
Intanto restano agli arresti sia Diendéré (di cui non si conosce l’esatto luogo di detenzione) sia Dijbril Bassolé, l’ex ministro degli Esteri di Compaoré che era tra i candidati alle prossime presidenziali.
Per quanto riguarda il voto, che avrebbe dovuto svolgersi domenica prossima, ma sarà rinviato per le conseguenze del golpe, non è ancora stata fissata una data né chiarito se gli esponenti vicini a Compaoré potranno parteciparvi.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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